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Opera d'arte ritratto a mezza figura di Filippo Collino di Lavy Amedeo (1777/ 1864), a Torino

L'opera d'arte ritratto a mezza figura di Filippo Collino di Lavy Amedeo (1777/ 1864), - codice 01 00197065 di Lavy Amedeo (1777/ 1864), si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia sita in convento, servita, Convento dei Servi di Maria, Reale Basilica di Superga, Strada Basilica di Superga, 73, piano primo, manica sud, stanza del Priore
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bene culturalemodello, opera isolata
soggettoritratto a mezza figura di Filippo Collino
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00197065
localizzazioneItalia, Piemonte, TO, TorinoStrada Basilica di Superga, 73
contenitoreconvento, servita, Convento dei Servi di Maria, Reale Basilica di Superga, Strada Basilica di Superga, 73, piano primo, manica sud, stanza del Priore
datazionesec. XVIII ; 1793 - 1793 [data; documentazione bibliografia]
autoreLavy Amedeo (1777/ 1864),
materia tecnicagesso/ modellaturametallo/ doraturalegno
misurediam. 11,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiCornice circolare di metallo doratoPersonaggi: Filippo Collino.
notizie storico-criticheIl ritratto dello scultore Filippo Collino, unitamente a quello di suo fratello Ignazio, è tra le ultime opere d'arte di proprietà di S.M. ad essere inviata a Superga, solamente nel 1923, probabilmente non a caso dal momento che i due artisti avevano notevolmente contribuito nella seconda metà del XVIII secolo alla realizzazione dei monumenti funebri e delle sculture dei Reali Sepolcreti. I due ritratti sono in realtà i modelli per le opere in gesso di analoghe dimensioni conservate al Museo di Arte Antica di Torino che vennero acquisiti dalle civiche raccolte nel 1913. I due modelli furono pubblicati per la prima volta da Augusto Tellucini nel 1922 in un saggio monografico sui fratelli scultori con l'errata attribuzione a Lorenzo Lavy, padre del più celebre Amedeo, benchè il ritratto di Ignazio in entrambi i casi presenti la firma A. Lavy sotto la spalla. La data che compare sul medaglione è il 1793, ovvero la data di morte di Ignazio, professore della Regia Accademia di Pittura e Scultura e primo scultore del re. Si noti infatti che l'iscrizione commemorativa figura sul ritratto di Ignazio, mentre quello di Filippo ne costituisce il pendant, anch'esso firmato nel taglio del braccio. Filippo, più giovane dell'illustre fratello ne seguì le orme sin dalla formazione romana e morì quasi un decennio dopo, più precisamente nel 1800. Negli inventari di Palazzo Reale e della Basilica di Superga i due ritratti erano accompagnati da una targa commemorativa attualmente non rintracciata.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Piemonte, TO, Torino
bibliografiaTellucini A.( 1922)p. 202; Bollea L.C.( 1930)p. 40; Castelnuovo E./ Rosci M.( 1980)v. I, p. 216
definizionemodello
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
toponimoSuperga (frazione)
indirizzoStrada Basilica di Superga, 73
rapportoRAPPORTO OPERA FINALE/ORIGINALE: Stadio opera: modello, Opera finale/originale:scultura, Autore opera finale/originale: Lavy Amedeo, Data opera finale/originale: , Collocazione opera finale/originale: TO/ Torino/ Museo d'Arte Antica,
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Facchin L.; Funzionario responsabile: Ciliento B.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Pivotto P. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2000
anno modifica2007
latitudine45.078413
longitudine7.771648

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