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Opera d'arte ritorno del figliol prodigo di Preti Mattia (1613/ 1699), a Reggio Calabria

L'opera d'arte ritorno del figliol prodigo di Preti Mattia (1613/ 1699), - codice 18 00022921 di Preti Mattia (1613/ 1699), si trova nel comune di Reggio Calabria, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, museo, Museo Nazionale, Piazza De Nava, 26, Museo Nazionale, Secondo piano, Sala III
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bene culturaledipinto, opera isolata
soggettoritorno del figliol prodigo
tipo schedaOA_3.00
codice univoco18 00022921
localizzazioneItalia, Calabria, RC, Reggio CalabriaPiazza De Nava, 26
contenitorepalazzo, museo, Museo Nazionale, Piazza De Nava, 26, Museo Nazionale, Secondo piano, Sala III
datazionesec. XVII ; 1600 - 1699 [analisi stilistica]
autorePreti Mattia (1613/ 1699),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurecm., alt. 215.8, largh. 231,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Reggio Calabria
dati analiticiI personaggi centrali dell'episodio evangelico, protesi l'uno verso l'altro, sono circondati da numerosi altri, testimoni dell'evento. Il padre, da destra, stringe il braccio del figlio vestito da viandante, con indumenti laceri ed un bastone. Sopra i due un cherubino guarda la scena seminascosto da una colonna.Figure: padre; figlio; servitori; astanti.
notizie storico-criticheLa tela fu acquistata dal Ministero della Pubblica Istruzione presso la Heim Gallery di Londra nel 1972 per ventotto milioni, e destinato al museo nazionale. proviene dalla raccolta dello scultore F. Jerace che lo aveva acquistato a Napoli insieme ad altre opere del Preti. M. preti dipinse altre due tele con lo stesso soggetto, variando ogni volta l'iconografia. Le due opere sono conservate a Napoli, nel Museo di Capodimonte quella di cm. 255x367, al Palazzo Reale l'altra (cm. 202x283), Questa tela ha strette analogie con quella di Capodimonte per la composizione in diagonale, che pone quasi al centro il gruppo del padre e del figlio, e per gli effetti violenti di chiaroscuro, che danno risalto vigoroso alle figure della scena. Si suppone che il pittore abbia dipinto la tela agli inizi del soggiorno napoletano, poco dopo il 1656, ma si ignora se preceda quella di Capodimonte, della quale potrebbe essere una seconda versione. (Inv. N. 11834 del Museo Nazionale di Reggio Calabria)
bibliografiaGeraci P. O.( 1974)pp. 37 - 38; Carandente G.( 1971)n. 5; Carandente G.( 1953)pp. 71 - 75, n. 14 - 15
definizionedipinto
regioneCalabria
provinciaReggio Calabria
comuneReggio Calabria
indirizzoPiazza De Nava, 26
ente schedatoreS112
ente competenteS112
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Crocenti M. A.; Funzionario responsabile: Ceccarelli A.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Forieri S. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Forieri S. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1984
anno modifica2006
latitudine38.114443
longitudine15.651308

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