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Opera d'arte riposo nella fuga in Egitto di De Pitati Bonifacio detto Bonifacio Veronese (1487 ca./ 1553), a Firenze

L'opera d'arte riposo nella fuga in Egitto di De Pitati Bonifacio detto Bonifacio Veronese (1487 ca./ 1553), - codice 09 00295770 di De Pitati Bonifacio detto Bonifacio Veronese (1487 ca./ 1553), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, piazza Pitti, 1, Galleria Palatina e Appartamenti Reali, sala della Giustizia
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettoriposo nella fuga in Egitto
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00295770
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenzepiazza Pitti, 1
contenitorepalazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, piazza Pitti, 1, Galleria Palatina e Appartamenti Reali, sala della Giustizia
datazionesec. XVI ; 1520 ((?)) - 1536 ((?)) [analisi stilistica]
autoreDe Pitati Bonifacio detto Bonifacio Veronese (1487 ca./ 1553),
materia tecnicatavola/ pittura a olio
misurealt. 108, largh. 151.5,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Soggetti sacri. Personaggi: Santa Caterina d'Alessandria; Madonna; Bambino Gesù; San Giuseppe. Figure maschili: putti angelici; contadini. Abbigliamento: all'antica; contemporaneo. Paesaggi: rocce; alberi; fiume; case; montagne. Oggetti: panno; scodella; olive; cestino; astuccio; fiaschetta. Vegetali: fiori.STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: bollo, Qualificazione: amministrativo, Identificazione: Guardaroba, Posizione: a tergo, Descrizione : NR (recupero pregresso), ; STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: marchio, Posizione: a tergo, Descrizione : NR (recupero pregresso),
notizie storico-criticheGià un inventario a cavallo dei secoli XVII-XVIII, come uno del 1723 e un terzo del 1761 danno il dipinto a Giacomo Palma il Vecchio. Nei cataloghi ottocenteschi della Galleria il dipinto è attribuito a Paris Bordone. Il primo riferimento a Bonifacio de' Pitati si deve al Burckhardt, seguito dal Morelli, Berenson e Venturi; la Westphal e Simonetti ritengono invece il dipinto una copia. La critica recente è concorde nel riferire l'opera a Bonifacio, più incerta rimane la datazione: agli anni venti (Attardi in "Siècle Titien"), o dopo la metà degli anni trenta (Mancini).
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di esposizione: Toscana, FI, Firenze
altre attribuzioniBordone ParisPalma il Vecchio
bibliografiaInghirami F.( 1832)p. 36; Imperiale reale( 1837-1842); Simonetti S.( 1986)p. 122; Chiarini M.( 1975)p. 69, n. 301; Burckhardt J.( 1855)v. III, p. 994; Morelli G.( 1897)p. 198; Berenson B.( 1894)p. 93; Westphal D.( 1931)p. 101; Siècle Titien( 1993)p. 435;
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzopiazza Pitti, 1
ente schedatoreS17
ente competenteS417
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Pellegrini L.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: Pellegrini L. (1987); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Rossi V. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1987
anno modifica2006
latitudine43.765656
longitudine11.249350

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