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Opera d'arte Ratto di Deianira di Franceschini Baldassarre detto Volterrano (1611/ 1690), a Arezzo

L'opera d'arte Ratto di Deianira di Franceschini Baldassarre detto Volterrano (1611/ 1690), - codice 09 00260465 di Franceschini Baldassarre detto Volterrano (1611/ 1690), si trova nel comune di Arezzo, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Palazzo della Prefettura, Piazza Dante, 1, Terzo piano, appartamento del Prefetto.
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bene culturaledipinto
soggettoRatto di Deianira
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00260465
localizzazioneItalia, Toscana, AR, ArezzoPiazza Dante, 1
contenitorepalazzo, Palazzo della Prefettura, Piazza Dante, 1, Terzo piano, appartamento del Prefetto.
datazionesec. XVII ; 1600 (ca.) - 1699 (ca.) [analisi stilistica]
autoreFranceschini Baldassarre detto Volterrano (1611/ 1690),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 60, largh. 74,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero dei Beni Culturali
dati analiticiDipinto.Personaggi: Deianira. Personaggi: Re Oineo. Divinità minori: Nesso. Eroi: Ercole. Fiumi: Eveno. Figure: amorini. Architetture.
notizie storico-criticheNegli inventari ottocenteschi delle Gallerie fiorentine il dipinto, che è in deposito presso la Prefettura di Arezzo dal 1952, è segnalato come operra di maniera veneta del XVII secolo. Da un'analisi stilistica della tela risulta chiaro che l'autore debba essere ricercato in ambito fiorentino e probabilmente in un artista piuttosto prossimo al Volterrano. tale affermazione può essere confermata dal fatto che il dipinto in esame presenta alcune affinità con gli affreschi eseguiti dal Volterrano nel cortile della villa della Pietraia. L'esecuzione del ciclo pittorico ebbe inizio nel 1637 e condotta a più riprese, durò per circa un decennio, durante il quale l'artista fece un viaggio in Italia Settentrionale con soggiorni a Bologna, Ferrara, Parma e Venezia e conclusosi con una tappa a Roma; esperienze quest'ultime i cui ricordi si avvertono anche negli affreschi della Pietraia. La conoscenza dell'arte di pietro da Cortona e del movimento neo-veneziano,da cui fu influenzata la cultura romana intorno agli anni trenta, risulta chiara anche nella tela della Prefettura di Arezzo, che nelle figure delle ninfe poste in secondo piano, in aprticolare in quella rappresentata di profilo, presenta una notevole somiglianza con i personaggi femminili dell'affresco raffigurante "L'omaggio della Toscana alla memoria di Ferdinando I" della Pietraia. Tra le opere del Volterrano un altro termine di confronto può essere individuato nella tela con "Onfale" (Roma, Collezione privata) datato dalla Gregori intorno al 1640-1641: alla regina della Lidia, al cui servizio fu peraltro Ercole, pare richiamarsi la protagonista femminile del dipinto aretino. Tali considerazioni permettono di avanzare per quest'ultimo una datazione intorno al quinto decennio del secolo.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze, FIRENZE
bibliografiaSeicento fiorentino( 1986)I, p. 406; III, pp. 188-193
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaArezzo
comuneArezzo
indirizzoPiazza Dante, 1
ente schedatoreS04
ente competenteS04
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Fornasari L.; Funzionario responsabile: Casciu S.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Boschi M. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Boschi M. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1992
anno modifica2006
latitudine43.448017
longitudine11.860911

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