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Opera d'arte quattro evangelisti/ elememti architettoniche/ palchi di orchestra/ personaggi/ S. Gorgonio in gloria/ figure allegoriche di Giarrè Pietro (notizie 1763-1783), a Calci

L'opera d'arte quattro evangelisti/ elememti architettoniche/ palchi di orchestra/ personaggi/ S. Gorgonio in gloria/ figure allegoriche di Giarrè Pietro (notizie 1763-1783), - codice 09 00056650 di Giarrè Pietro (notizie 1763-1783), si trova nel comune di Calci nella provincia di Pisa sita in monastero, certosino, Certosa Monumentale, NR (recupero pregresso), Museo Nazionale della Certosa di Calci, Cappella del Capitolo già di S. Gorgonio
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bene culturaledipinto
soggettoquattro evangelisti/ elememti architettoniche/ palchi di orchestra/ personaggi/ S. Gorgonio in gloria/ figure allegoriche
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00056650
localizzazioneItalia, Toscana, PI, CalciNR (recupero pregresso)
contenitoremonastero, certosino, Certosa Monumentale, NR (recupero pregresso), Museo Nazionale della Certosa di Calci, Cappella del Capitolo già di S. Gorgonio
datazionesec. XVIII ; 1776 - 1781 [bibliografia]
autoreGiarrè Pietro (notizie 1763-1783),
materia tecnicaintonaco/ pittura a fresco
misurealt. 900, largh. 700, prof. 600,
condizione giuridicaproprietà Stato, NR (recupero pregresso)
dati analiticiLa cappella totalmente affrescata fino ai banchi, è coperta con volta a vela spartita da decorazioni e cornici, simulanti una volta a padiglione, poggiante su arcate dipinte con motivi di cassettoni nell'intradosso, ampie quanto le relative pareti. L'altare è al centro di una figurazione adsidale con cassettoni nel catino. Contro tale prospettiva pitture a monocromo bianco-grigio, simulano statue in funzione di raccordo fra il rilievo reale dell'altare marmoreo e lo spazio illusivo dell'abside. Sopra il frontone a monocromo in vari toni su cui prevalgono i bianchi e i gialli, le allegorie dell'Assistenza e la Disciplina, ai lati in due nicchie, l'Amor Divino e la Correzione. Sulle pareti laterali su sfondi architettonici, sono rappresentate due cantorie con suonatori che traspaiono da una scialbatura. Nella volta policroma contenuta in una balaustra in prospettiva su mensoloni a cui si addossano figure in primo piano, è rappresentata la Gloria di S. Gorgorio, trasportato in cielo da figure celestiali. Verso il centro la luce si fa più intensa e vi sono rappresentati Cristo e il Padre seduti su nubbi. Nei pennacchi i quattro Evangelisti con i relativi attributi siedono su nubbi. Fra i colori delle vesti il verde, l'azzurro ed il rosso, il fondo è giallo, rosa e grigio.NR (recupero pregresso)
notizie storico-critichePiombanti G., La Certosa di Pisa, 1884 descrive sommariamente gli affreschi del Giarrè. Manghi A., La Certosa di Pisa, 1911, assunse l'incarico di affrescare il Capitolo e il refettorio il 15 gennaio 1776 e pattuendo che dovesse farsi a figura e architettura nella maniera nota ai contraenti già fissata a voce, in tutte le mure e le volte da cima a fondo escluso lo spazio occupato dai banchi di legno per 600 fiorini, vitto e alloggio. Ciò induce a credere che i soggetti venissero indicati dal Priore Maggi allora in carica e promotore degli ammodernamenti. Non si conosce l'ordine di eseguzione di queste composizioni che tennero impegnato l'artista fino al 1781, anche se si può ritenere che il Capitolo sia stato eseguito dopo il Reffetorio. I documenti del Monastero (p. 178) dicono "celebre"il pittore Pietre Giarrè, fiorentino, ma tranne le notizie sulla sua atività a Buti e nel palazzo Arcivescovile di Pisa non si riesce a conoscerne altre, precedenti a quelle della Certosa che ne giustifichino la fama. Possibile è che il pittore abbia operato in qualche villa o palazzo intorno a Firenze. Nelle opere al convento pur non raggiungento la vivacità dei colori e della pittura dei più noti decoratori di quell'epoca, i partiti architettonici, le aperture che accrescono lo spazio, le vedute che lo illuminano denotano una non comune abilità ed efficacia nel disegno, che possono aver contribuito a l'aura di celebrità intorno al decoratore fiorentino. (v. nota 37 al capitolo VII). Il Thieme Becker, vol XIII, 1970, da notizie dell'artista dal 1763 al 1781 e cita un articolo di A: Torracca, "Un affresco del Giarrè della Certosa di Calci", La Spezia, 1942 e "La Basilica santuario della SS. Annunzita di Firenze, di E. Casalini, Firenze 1957.
bibliografiaPiombanti G.( 1884)p. 122; Manghi A.( 1911)pp. 171-173, 178; Thieme U./ Becker F.( 1970)vol. XIII
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaPisa
comuneCalci
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreS39
ente competenteS39
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Lolli Redini G.; Funzionario responsabile: Caleca A.; Trascrizione per informatizzazione: Selis M. (2007); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Selis M. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1976
anno modifica2007
latitudine42.205924
longitudine12.423642

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