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Opera d'arte Pietà di Sarti Sebastiano detto Rodellone (notizie fine sec. XVII/ 1740 ca.), a Bologna

L'opera d'arte Pietà di Sarti Sebastiano detto Rodellone (notizie fine sec. XVII/ 1740 ca.), - codice 08 00025143 di Sarti Sebastiano detto Rodellone (notizie fine sec. XVII/ 1740 ca.), si trova nel comune di Bologna, capoluogo dell'omonima provincia sita in chiesa, basilica, Chiesa di S. Domenico, Convento di S. Domenico, p.zza S. Domenico, 13, sagrestia, a destra dell'ingresso
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bene culturalegruppo scultoreo
soggettoPietà
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00025143
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, BO, Bolognap.zza S. Domenico, 13
contenitorechiesa, basilica, Chiesa di S. Domenico, Convento di S. Domenico, p.zza S. Domenico, 13, sagrestia, a destra dell'ingresso
datazionesec. XVIII ; 1732 (ca.) - 1734 (ante) [bibliografia]
autoreSarti Sebastiano detto Rodellone (notizie fine sec. XVII/ 1740 ca.),
materia tecnicagesso/ pittura
misurealt. 140, largh. 180,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero dell'Interno, Fondo Edifici di Culto (F.E.C.)
dati analiticiSu alto basamento a fronte ricurvo dipinto a finto marmo ampia figura della Vergine, in manto azzurro e largo drappeggio, velo giallo e veste marrone; è seduta, il capo volto in alto, la bocca aperta, il braccio destro teso; la mano sinistra regge il braccio sinistro del Cristo, adagiato fra le sue ginocchia, il capo abbandonato sul suo petto, poggiante su drappo bianco che si alza a coprire i fianchi; le gambe di Cristo sono allungate verso destra, le ginocchia flesse. Alla destra un angioletto portava la corona di spine, un secondo bacia il piede di Cristo; dietro due testine.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheLa Pietà, che secondo Marescalchi fu posta nell'attuale collocazione nel 1820, è citata a partire dall'edizione de Le pitture di Bologna del 1755 nell'Oratorio della Compagnia di S. Domenico che era situato sotto il portico vicino alla Basilica. Fra le poche opere note a Bologna di questo scultore, questa mostra doti di pregio, nella generosa conduzione che riflette la tradizione della scuola bolognese; da Arfelli è stato rilevato che la Vergine ripete il tipo delle Addolorate di Guido Reni, derivate dalla Niobe. Caratteristica della produzione devozionale, per lo più seriale, sia su scala monumentale che in scala ridotta, è, infatti, la traduzione in materiali poveri, quali la cartapesta, lo stucco e la terracotta, e in tono minore, degli aulici modelli pittorici. Da Oretti sappiamo che il Rodelone realizzava anche statuette da presepe e che ad un certo punto, forse dal 1734 (Riccomini), si trasferì a Roma. Non è nota la datazione di questo gruppo che non risulta ancora citato nel 1732.
bibliografiaGnudi C.( 1957)p. 70; Riccomini E.( 1966)pp. 95-96; Ricci C./ Zucchini G.( 1976)p. 30; Alce V.( 1982)p. 56; Tumidei S.( 1991)pp. 24-26, 37; Mampieri A.( 1991)p. 58; Marescalchi C.( 1823)p. 31; Malvasia C. C.( 1755)p. 249
definizionegruppo scultoreo
regioneEmilia Romagna
provinciaBologna
comuneBologna
indirizzop.zza S. Domenico, 13
ente schedatoreS08
ente competenteS08
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Varignana F.; Funzionario responsabile: D'Amico R.; Trascrizione per informatizzazione: Sabbatini S. (1997); Aggiornamento-revisione: Sabbatini S. (1997), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Orsi O. (2006), Referen
anno creazione1984
anno modifica1997; 2006
latitudine44.489800
longitudine11.343435

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