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Opera d'arte pesche, fichi e mandorle su un tavolo di Pace Michele (1610/ 1670), a Torino

L'opera d'arte pesche, fichi e mandorle su un tavolo di Pace Michele (1610/ 1670), - codice 01 00351289 di Pace Michele (1610/ 1670), si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Manica Nuova, Palazzo Reale, via XX Settembre, 86, Galleria Sabauda
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bene culturaledipinto, opera isolata
soggettopesche, fichi e mandorle su un tavolo
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00351289
localizzazioneITALIA, Piemonte, TO, Torinovia XX Settembre, 86
contenitorepalazzo, Manica Nuova, Palazzo Reale, via XX Settembre, 86, Galleria Sabauda
datazionesec. XVII terzo quarto; 1650 (ca) - 1670 (ca) [analisi stilistica]
autorePace Michele (1610/ 1670),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurecm, alt. 46, largh. 60,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiTela rettangolare dipinta in cornice dorata del XIX secolo decorata da modanature lisce. Raffigura una natura morta di pesche, fichi e mandorle poste sopra un tavolo, su sfondo scuro.Frutti: pesche, fichi, mandorle.
notizie storico-criticheIl quadro compare negli inventari come opera di Abrahm Brueghel, mentre l’attribuzione attuale a Michelangelo da Campidoglio si deve all’iscrizione sul retro. Il soggetto si rifà effettivamente, come gusto, al repertorio di Michele Pace, e può essere confrontato con dettagli quali le pesche, i fichi e le foglie che compaiono nella 'Natura morta di frutta con vaso di rose e una ragazza che coglie l'uva su sfondo di paesaggio' di collezione privata (cfr. Trezzani 2005, pp. 406-407 fig. 5), o con quelli della 'Natura morta di frutta con scimmia e vaso di fiori' sempre di collezione privata (p. 411 fig. 7). La logica compositiva invece, semplificata e caratterizzata da un punto di vista ravvicinato, così da concentrare l’attenzione su pochi dettagli di frutta disposti su una lastra di pietra naturale, esaltati dal loro emergere su uno sfondo scuro e compatto, può essere accostato alla 'Natura morta con anguria, zucche e pesche' della Gemäldegalerie di Berlino o a quelle del Louvre (cfr. Trezzani 2005, p. 425, 434, figg. 24, 25, 33). La materia del dipinto della Sabauda rivela però una mano più analitica, una resa lenticolare dell’epidermide delle cose che si distanzia dalla pennellata pastosa e materica, con effetti vellutati, del Campidoglio. È pertanto da considerarsi opera di un seguace, influenzato dagli artisti fiamminghi presenti a Roma a tali date.
altra localizzazioneluogo di deposito: ITALIA, Piemonte, TO, Torino; luogo di provenienza: ITALIA, Piemonte, TO, Torino
altre attribuzioniBrueghel Abraham
bibliografia[Baudi di Vesme, Alessandro]( 1899)p. 191 n. 290; Porzio, Francesco (a cura di)( 1989)v. II pp. 775-783; Cottino, Alberto( 2003); Trezzani, Ludovica( 2005)
definizionedipinto
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
indirizzovia XX Settembre, 86
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Culatti, Marcella; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: Gabrielli, EdithNicita, Paola
anno creazione2012
latitudine45.073139
longitudine7.684548

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