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Opera d'arte personaggi maschili a Venezia

L'opera d'arte personaggi maschili - codice 05 00641193 si trova nel comune di Venezia, capoluogo dell'omonima provincia
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalevera da pozzo, opera isolata
soggettopersonaggi maschili
tipo schedaOA_3.00
codice univoco05 00641193
localizzazioneITALIA, Veneto, VE, Venezia
datazionesec. XVI metà; 1547 (ca) - 1547 (ca) [bibliografia; analisi stilistica]
ambito culturaleproduzione veneziana(contesto)
materia tecnicapietra d'Istriametallo
misurecm, alt. 84,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticivera da pozzo di forma esagonale con specchiature rettangolari; a partire dal fronte con iscrizione del secolo XVI (in senso orario): iscrizione (PRINCIPE FRANCISCO / DONATO / BENEDICTVS DEL / PHINO PROVISOR / PRO POPVLO / MDXLVII); specchiatura vuota; Sant’Antonio Abate con maialino reggente in mano il fuoco; fronte scalpellato (leone marciano andante ?); Sant’Agostino vescovo col pastorale e con il fuoco in mano; San Giuseppe con la verga in fiore. Una cornice di coronamento a sezione circolare e listello e base modanata. Il coperchio metallico è convesso. Basamento lapideo esagonale della medesima epoca della vera.santi
notizie storico-critiche“I rilievi, alti cm 40 circa, si riferiscono al titolo della chiesa nel campo (S. Giuseppe) e a quello della vicina chiesa di S. Antonio Abate, mentre la presenza di S. Agostino si spiega con l’antica appartenenza del monastero di S. Giuseppe alle monache agostiniane.“ (Rizzi, 1975, pp. 34-35). Riguardo ai pozzi veneziani le prime genti, venute a vivere nelle isole lagunari, recuperavano l'acqua dalle falde freatiche superficiali; con il successivo spostamento della sede governativa nell'isola realtina, nel IX secolo, si intensificò il bisogno di reperire acqua potabile. La questione fu risolta con i pozzi, che venivano a ricreare falde freatiche artificiali. Questi erano delle strutture complesse che fungevano sia da filtro, per la depurazione della pioggia, sia da cisterne. La pioggia veniva convogliata all'interno del pozzo grazie a dei tombini detti “gatoi”, filtrata da strati di sabbia e argilla per giungere sino al fondo del pozzo. Da qui veniva estratta con un secchio. Utilizzata inizialmente solo come elemento di protezione, per l'incolumità della gente e per garantire acqua pulita grazie ad un coperchio in legno o metallo, col passare del tempo la vera divenne oggetto di arredo urbano. I pozzi erano costruiti dai “pozzeri”, sottoclasse della “scuola dei mureri” (muratori), attivi dal XIII secolo. Nel 1976 la bocca del pozzo era ricoperta da cemento.
bibliografiaRizzi A.( 1976)pp. 34-35, n. 51; Comune di Venezia( 1910)pp. 9-20; Rizzi A.( 1976)pp. 5-13; Voltolina G.( 1981?)pp. 225-240; Costantini M.( 1984); Rizzi A.( 1992)pp. 5-65; Touring club italiano( 2005)pp. 20-21
definizionevera da pozzo
regioneVeneto
provinciaVenezia
comuneVenezia
provvedimenti tutelaDLgs n. 42/2004, NR, NR
ente schedatoreS161
ente competenteS161
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Barbon, Giorgia; Funzionario responsabile: Fumo, Grazia
anno creazione2015

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