Invernomuto.net

Ho realizzato questo sito per rendere disponibile alla consultazione questa mole enorme di dati altrimenti difficilmente consultabili :)

Opera d'arte papa Pio V incorona Cosimo de' Medici granduca di Toscana di Ligozzi Jacopo (1547/ 1626), Ligozzi Francesco (/ 1635), a Firenze

L'opera d'arte papa Pio V incorona Cosimo de' Medici granduca di Toscana di Ligozzi Jacopo (1547/ 1626), Ligozzi Francesco (/ 1635), - codice 09 00292715 di Ligozzi Jacopo (1547/ 1626), Ligozzi Francesco (/ 1635), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, comunale, Palazzo Vecchio o della Signoria, NR (recupero pregresso), Museo di Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento, Tribuna, parete laterale, destra in alto
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettopapa Pio V incorona Cosimo de' Medici granduca di Toscana
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00292715
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzeNR (recupero pregresso)
contenitorepalazzo, comunale, Palazzo Vecchio o della Signoria, NR (recupero pregresso), Museo di Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento, Tribuna, parete laterale, destra in alto
datazionesec. XVI ; 1591 - 1591 [data]
autoreLigozzi Jacopo (1547/ 1626), Ligozzi Francesco (/ 1635),
materia tecnicaardesia/ pittura a olio
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Firenze
dati analiticiNR (recupero pregresso)Soggetti profani. Ritratti. Personaggi: Cosimo I; figura intera; di tre quarti a sinistra; in ginocchio; Pio V; figura intera; di profilo; seduto. Figure maschili: dignitari; prelati; vecchi ignudi; gemelli. Allegorie-simboli: Prudenza; Giustizia; Pace; Fede; Tevere; Roma; Arno; Marzocco. Abbigliamento: contemporaneo; all'antica. Attributi: (prudenza) specchio; spada; (Giustizia) bilancia; (pace) rametto d'ulivo; libro; (Fede) colomba; orci; (Roma) lupa; gemelli. Interno. Architetture: portale scolpito sormontato da arme papale fra due putti alati; volta a crocera decorata a grottesche; finestrone; gradinata. Oggetti: baldacchino; corona granducale; pala. Animali: lupa; leone. Vegetali: ghirlanda di fiori e frutta.
notizie storico-criticheIl grande dipinto fa parte di un ciclo di quattro pannelli di tema storico legati fra loro dalla doppia esaltazione del prestigio fiorentino e del potere mediceo, rappresentato dalla figura di Cosimo I. Come risulta da alcune lettere del Vasari a Giovanni Caccini, datate maggio 1564, i pannelli erano già stati previsti nella sistemazione generale del salone anche se furono effettivamente relizzati soltanto vent'anni più tardi, al tempo degli ultimi completamenti dell'ambiente sotto Ferdinando I. Il committente diretto dei due dipinti della testata nord del salone fu don Giovanni de' Medici che incaricò dell'esecuzione il veronese Jacopo Ligozzi, già da più di un decennio al servizio dei Medici. Famoso per le sue tavole scientifiche e per l'attività d miniaturista, il Ligozzi si accinse di mala voglia all'opera monumentale che preparò tuttavia in ogni minimo dettaglio come testimonia un disegno preparatorio degli Uffizi lumeggiato a biacca. Più tardi egli si provò ancora in analoghi quadri storici come i due scomparti per il soffitto della chiesa dei Cavalieri aa Pisa, in uno dei quali, "La presa di Nicopoli" (1606), sembra ispirarsi all notturna "Presa di Porta Camollia" depinta da Vasari e Stradano in Palazzo Vecchio, e ancora, "La consegna delle chiavi di Verona ad doge", eseguito a Firenze per il salone delle adunanze della loggia di Fra Giocondo a Verona e nel quale egli ricalca certi schemi dei dipinti in esame per il salone dei Cinquecento. Da alcuni documenti sappiamo che Ligozzi non lavorò da solo a queste tavole, ma fu affiancat da vari collaboratori fra i quali spicca la problematica figura di Francesco Ligozzi - probabilmente il cugino e non il figlio del pittore, che ha lo stesso nome - per il quale esistono pagamenti a partire dal 1590, e poi Donato Mascagni, Bernardino di Guido, Francesco Ricci, Domenico di Zanobi Landini e Sandro Gielli. Il soggetto illustra l'episodio da parte di Pio V, avvaenuta, come narra ampiamente il canonico Agostino Lapini nel suo 3Diario Fiorentino", il 13 dicembre 1569. Nel dipinto il Ligozzi ha celebrato l'evento con la presenza delle quattro virtù della Prudenza, della Giustizia, della Pace e della Fede che fanno da quinta alla scena insieme alle figurazioni alegoriche di Roma e di Firenze. Sullo sfondo, sopra un portale che reca l'iscrizione PIO V PONT. MAX. é visibile lo stemma Ghisleri allusivo alla casata del Pontefice. Il quadro é firmato e datato 1591.
committenzaDe' Medici Giovanni
bibliografiaAllegri E./ Cecchi A.( 1980)pp. 372-374, n. 2; Seicento fiorentino( 1986)p. 103 - p. 105
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreL. 41/1986
ente competenteS128
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Ragionieri S.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: Reggioli C./ Orfanello T. (1998); Aggiornamento-revisione: Reggioli C. (1998), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Orfanello T. (1999)
anno creazione1988
anno modifica1998; 1999; 2006
latitudine43.779926
longitudine11.245030

oppure puoi cercare...

  • opere d'arte nel comune di Firenze
  • opere d'arte nella provincia di Firenze
  • opere d'arte nella regione Toscana