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Opera d'arte paesaggio lacustre di Allason Ernesto (1822/ 1869), a Agliè

L'opera d'arte paesaggio lacustre di Allason Ernesto (1822/ 1869), - codice 01 00207120 di Allason Ernesto (1822/ 1869), si trova nel comune di Agliè nella provincia di Torino sita in castello, museo, Castello Ducale, NR (recupero pregresso), Secondo piano nobile, stanza 18: parete destra
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, opera isolata
soggettopaesaggio lacustre
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00207120
localizzazioneItalia, Piemonte, TO, AglièNR (recupero pregresso)
contenitorecastello, museo, Castello Ducale, NR (recupero pregresso), Secondo piano nobile, stanza 18: parete destra
datazionesec. XIX metà; 1853 - 1853 [documentazione]
autoreAllason Ernesto (1822/ 1869),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 37, largh. 44.5,
condizione giuridicaproprietà Stato, Castello di Agliè
dati analiticiDipinto raffigurante un paesaggio con lago e paese sulle sponde, entro cornice in legno intagliato e dorato con bordo interno a perline.Paesaggi. Laghi. Architetture. Figure.
notizie storico-criticheIl dipinto raffigurante un paesaggio lacustre è registrato nelle collezioni del Castello di Agliè a partire dal marzo 1855, in una nota aggiunta al termine del "Catalogo di quadri ed oggetti d'arte" del castello compilato dal pittore Sampietro che ne precisa l'autore, il titolo e la collocazione: "Alason Ernesto a olio Sala da pranzo di Stato Sub termine fagi". Non riconoscibile nella ricognizione del 1857, il dipinto è di nuovo dettagliatamente descritto nel 1876 nella stessa "Sala da Pranzo dell'Intendenza" (n. 8), al primo piano nobile: "[Quadro grande] con cornice dorata rappresentante Sub tegnime fagi; di Alason Ernesto". Le successive inventariazioni del 1927 e 1964 lo segnalano rispettivamente nella "Camera da letto N. 3 (28)" degli "Alloggi già guardamobile" al numero 4055 e in una non meglio identificata "2° camera [dopo un corridoio dopo la Camera foresteria n. 1]" al secondo piano nobile, al numero1952: "Dipinto olio su tela entro cornice dorata Raffigurante un paesaggio lacustre: Sub Tegmine Fagi. Aut.: Ernesto Alason. Base m.0,70. 10.000". Nello stesso "Alloggio già Guardamobili "( stanza n. 19) è ancora registrato nel 1984 dove è precisata anche la data della sua esecuzione al 1853.Allievo di Carlo Piacenza che lo introduce alla pittura di paesaggio, Ernesto Allason si laurea in legge frequentando contemporaneamente all'Accademia di Belle Arti di Torino il corso di figura. Partecipa alle esposizioni della Società Promotrice di Belle Arti dal 1848 al 1868 e alle mostre del Circolo degli Artisti della stessa città dal 1863 al 1866, oltre alle esposizioni della Promotrice genovese alle quali è presente dal 1850 al 1865. I suoi paesaggi, tra i quali predominano le vedute di montagna, furono molto apprezzati dai contemporanei (al 1864 risale il Ghiacciaio della Levanna, conservato a Palazzo Reale), che ne definirono lo stile in termini di "dolce armonia, colore giusto e vero [...] soavità di impressione" (cfr. A. Dragone, J. Dragone Conti, I paesisti piemontesi dell'Ottocento, Milano 1947, pp. 471-472; R. Maggio Serra, in Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna 1773-1861, catalogo della mostra a cura di E. Castelnuovo, M. Rosci, Torino 1980, III, pp. 1386-1387). Dal maestro Piacenza Allason accoglie la ricerca della resa sobria del "vero" e la predilezione per le campagne e le montagne piemontesi. Sono questi i soggetti sia dei suoi dipinti di maggiore successo, sia degli studi eseguiti prevalentemente tra il Canavese, la valle di Susa e i dintorni di Torino. Già nel 1857 è ricordato sulle pagine della "Gazzetta Piemontese" tra i più prestigiosi esponenti di quella stagione del paesismo, insieme a Camino e Beccaria. Al 1853, data segnata nel dipinto di Agliè, vende "Le rive del Bormida". Tra i suoi allievi privati figura anche la regina Margherita di Savoia che lo fece insignire della Croce di cavaliere de SS. Maurizio e Lazzaro il 1° marzo 1868 (cfr. E. Canestrini, Ernesto Allason, in P. Dragone, a cura di, Pittori dell'Ottocento in Piemonte. Arte e cultura figurativa 1865-1895, Torino 2000, p. 307). Al 1853 risale il dipinto raffigurante i "Laghi di Avigliana" con il quale può forse identificarsi quello conservato ad Agliè (cfr. A. Stella, Pittura e Scultura in Piemonte 1842-1891. Catalogo Cronografico Illustrato della Esposizione Retrospettiva 1892, Torino 1893, p. 228, nota n. 1).
bibliografiaStella A.( 1893)p. 228; Dragone A./ Dragone Conti J.( 1947)pp. 471-472; Castelnuovo E./ Rosci M.( 1980)v. III pp. 1386-1387; Canestrini E.( 2000)p. 307
definizionedipinto
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneAgliè
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Manchinu P.; Funzionario responsabile: Ragusa E.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Rocco A. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2003
anno modifica2006
latitudine45.366166
longitudine7.775800

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