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Opera d'arte Muzio Scevola di Biancalana Inaco (1912/ 1991), a Lucca

L'opera d'arte Muzio Scevola di Biancalana Inaco (1912/ 1991), - codice 09 00959967 di Biancalana Inaco (1912/ 1991), si trova nel comune di Lucca, capoluogo dell'omonima provincia sita in museo, nazionale, Museo nazionale di Palazzo Mansi, Via Galli Tassi, La committenza borghese tra Ottocento e Novecento
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bene culturalerilievo
soggettoMuzio Scevola
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00959967
localizzazioneITALIA, Toscana, LU, LuccaVia Galli Tassi
contenitoremuseo, nazionale, Museo nazionale di Palazzo Mansi, Via Galli Tassi, La committenza borghese tra Ottocento e Novecento
datazionesec. XX ; 1965 - 1966 [documentazione]
autoreBiancalana Inaco (1912/ 1991),
materia tecnicalegno di noce/ scultura
misurecm, alt. 48, largh. 29, prof. 8,
condizione giuridicaproprietà Stato, Musei nazionali di Lucca
dati analiticiIl pannello in legno contiene un bassorilievo raffigurante Muzio Scevola, il giovane aristocratico romano famoso per essersi fatto bruciare la mano destra su un braciere acceso per punirla di aver ucciso l’uomo sbagliato, uno scriba invece di Porsenna, il re degli Etruschi. Notevole la resa dei muscoli tutti in tensione per il forte dolore espresso anche nella mimica facciale.Caio Muzio Scevola davanti a Porsenna: mette la mano destra nel fuoco
notizie storico-criticheL’opera fa parte di un serie di sette pannelli in noce realizzati tra il 1965 e il 1966, dallo scultore viareggino Inaco Biancalana (1912-1991) e donati ai Musei nazionali di Lucca da Graziano Grazzini committente di tali opere. I pannelli raffiguranti soggetti dell’antica Roma dovevano servire per ornare il negozio di pane e pasticceria situato nel quartiere del Varignano a Viareggio. Il tema “classico”, che certo non rientrava nelle corde dello scultore poco propenso a confrontarsi con gli argomenti di storia in costume ritenendoli inadeguati alla sua sensibilità volta ad altro repertorio figurativo orientato soprattutto sui personaggi legati alla vita del mare, era stato richiesto con irremovibile volontà dal committente. Intenzionato a rendere con efficacia il carattere e la verosimiglianza storica Inaco s’impegnò a fondo per adempiere a questo incarico studiando tematiche e iconografie direttamente da reperti archeologici e rappresentò personaggi della storia romana (come Muzio Scevola e Nerone) e figure emblematiche dell’antichità quali il “corridore sulla biga”, “il legionario”, il “senatore”, la “lotta fra gladiatori” e una “matrona”. Lo scultore autodidatta tradusse quindi modelli della tradizione attraverso una personale espressività quasi grottesca, eco della pratica caricaturale dalla forte mimica di volti e gesti e dalle fattezze sproporzionate (soprattutto delle mani e dei piedi) dando una prova eloquente della padronanza del mestiere di intagliatore. Le opere ebbero un grande successo tanto da spingere la stampa del tempo a celebrare “il ribelle, ma anche docile, Inaco convinto a tornare ai tempi di Nerone con una serie di sculture che sono state ammirate ed elogiate”.
definizionerilievo
regioneToscana
provinciaLucca
comuneLucca
indirizzoVia Galli Tassi
ente schedatoreS122
ente competenteS122
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Insana, Agata; Funzionario responsabile: d'Aniello, Antonia
anno creazione2015
latitudine43.842214
longitudine10.505064

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