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Opera d'arte motivo decorativo di Boscoli Giovanni detto Nanni da Montepulciano (1524/ 1589), Mariotto di Francesco Mettidoro (/ post 1548), a Firenze

L'opera d'arte motivo decorativo di Boscoli Giovanni detto Nanni da Montepulciano (1524/ 1589), Mariotto di Francesco Mettidoro (/ post 1548), - codice 09 00281637 - 1 di Boscoli Giovanni detto Nanni da Montepulciano (1524/ 1589), Mariotto di Francesco Mettidoro (/ post 1548), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, comunale, Palazzo Vecchio o della Signoria, NR (recupero pregresso), Museo di Palazzo Vecchio, Quartiere di Leone X, sala di Clemente VII,
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, soffitto, pareti
soggettomotivo decorativo
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00281637 - 1
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzeNR (recupero pregresso)
contenitorepalazzo, comunale, Palazzo Vecchio o della Signoria, NR (recupero pregresso), Museo di Palazzo Vecchio, Quartiere di Leone X, sala di Clemente VII,
datazionesec. XVI ; 1556 - 1562 [documentazione]
autoreBoscoli Giovanni detto Nanni da Montepulciano (1524/ 1589), Mariotto di Francesco Mettidoro (/ post 1548),
materia tecnicaintonaco/ pittura a fresco
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Firenze
dati analiticiFasce dipinte del soffitto, cornici dipinte sulle pareti.Decorazioni: grottesche con putti; volute; animali fantastici.
notizie storico-criticheGli stucchi della volta che in questa sala assumono dimensioni monumentali con i grandi termini canefori, i mascheroni, le ricche candelabre con putti e simboli papali e i turgidi festoni sono forse su disegno dell' Ammannati, data la presenza nel Taccuino della Riccardiana di motivi decorativi analoghi, e furono probabilmente modellati da Leonardo Ricciarelli e Giovanni Boscoli i cui nomi ricorrono di frequente nei registri settimanali di questi anni. Le grottesche delle cornici delle pareti già attribuite dal Cecchi a Marco da Faenza (Cecchi 1977) sono state succesivamente, dallo stesso studioso ricollegate all' intervento dello Stradano e aiuti (Cecchi 1980). Negli angoli delle cornici e su una cartella a stucco della volta è raffigurata l'impresa di Clemente VII, il sole che trapassando una sfera di cristallo incendia un tronco,con il motto "candor illaesus" adottato dal Medici a voler dimostrare che "il candore dell' animo non si poteva offendere dai maligni, nè dalla forza" (Giovio).
committenzaDe' Medici Cosimo I granduca di Toscana (1555)
bibliografiaCecchi A.( 1977)fasc. 329, p. 17
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreL. 41/1986
ente competenteS128
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Romagnoli G.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: Reggioli C./ Orfanello T. (1998); Aggiornamento-revisione: Reggioli C. (1998), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Orfanello T. (1999),
anno creazione1988
anno modifica1998; 1999; 2006
latitudine43.779926
longitudine11.245030

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