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Opera d'arte Motivi decorativi vegetali e figure femminili allegoriche di Gatti Annibale (?) (1827/ 1909), a Livorno

L'opera d'arte Motivi decorativi vegetali e figure femminili allegoriche di Gatti Annibale (?) (1827/ 1909), - codice 09 00551747 di Gatti Annibale (?) (1827/ 1909), si trova nel comune di Livorno, capoluogo dell'omonima provincia sita in villa, Villa Mimbelli, Via San Jacopo in Acquaviva, 65, Museo Civico "Giovanni Fattori", piano terreno, Salone
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bene culturaledecorazione plastico-pittorica, insieme
soggettoMotivi decorativi vegetali e figure femminili allegoriche
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00551747
localizzazioneItalia, Toscana, LI, LivornoVia San Jacopo in Acquaviva, 65
contenitorevilla, Villa Mimbelli, Via San Jacopo in Acquaviva, 65, Museo Civico "Giovanni Fattori", piano terreno, Salone
datazionesec. XIX ; 1872 (post) - 1875 (ante) [bibliografia]
autoreGatti Annibale (?) (1827/ 1909),
materia tecnicastucco/ modellatura/ pittura/ doraturamuratura/ pittura a tempera
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Livorno
dati analiticiDecorazione plastico-pittorica del soffitto, deliminata da grande cornice modanata all'imposta della volta e cornice mistilinea modanata centrale. La decorazione della fascia laterale presenta lesene che scandiscono lo spazio in porzioni quadrangolari. Alle lesene realizzate in stucco color grigio chiaro, animate da ricchi ornati a rilievo con motivi a candelabra e mascheroni si accostano aree su fondo color violetto. Queste presentano riquadri mistilinei con racemi vegetali a intreccio, a rilievo. In corrispondenza degli angoli della volta si trovano quattro cartocci mistilinei nei quali sono inserite scene realizzate a tempera su muro. Ciascuna scena rappresenta una figura femminile seduta accompagnata da putti recanti oggetti simbolici.Allegorie-simboli: Figura allegorica femminile con macchina fotografica (Allegoria dell'Industria?); Figura allegorica femminile con drappo (Allegoria della Mercatura?); Figura allegorica femminile con aratro (Allegoria dell'agricoltura?); Figura allegorica femminile con ancora (Allegoria della Navigazione?).STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: stemma, Qualificazione: gentilizio, Identificazione: Mimbelli Francesco?, Posizione: Lungo la cornice della volta, Descrizione : scudo bipartito con aquila dalle ali spiegate nera su fondo oro superiore e tre gigli stilizzati e stella nel quarto inferiore.,
notizie storico-criticheLa ricca decorazione della volta vede la partecipazione di più figure professionali: lo stuccatore responsabile della esecuzione degli ornati realizzati in rilievo e il pittore delle quattro formelle con figure allegoriche femminili. Nella ideazione dei motivi ornamentali delle grottesche sembra di poter riconoscere la responsabilità dei Della Valle, autori certi di altre decorazione nella stessa Villa, chiamati dal Mimbelli ad affiancare il fiorentino Annibale Gatti, al quale M.T. Lazzarini ascrive l'esecuzione delle pitture. Si è supposto che il pittore fosse stato chiamato dal Mimbelli perchè conosciuto dalla famiglia della moglie, quella dei Rodocanacchi, in contatto con il pittore Pietro Avoscani mecenate del giovane Annibale. Altri studiosi suggeriscono che fosse stato lo stesso architetto Vincenzo Micheli a proporne il nome, perchè in stretto contatto con la cerchia dell'architetto Giuseppe Poggi. Lo stesso Micheli volle poi il Gatti al suo fianco anche per i decori della Villa fiorentina dei Fabbricotti. Il pittore si era formato presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze - dove divenne in seguito egli stesso docente - ed era stato tra i primi frequentatori del Caffè Michelangelo. Si affermò soprattutto come affrescatore trattando soggetti sacri e profani - mentre marginale rimase la produzione di piccole impressioni e bozzetti più influenzati dai macchiaioli. Tra le sue tele si ricorda il "Trasporto del cadavere di Santa Verdiana" per la chiesa Parrocchiale di Castelfiorentino, premiata con medaglia d'oro all'esposizione fiorentina del 1872, e i molti soggetti storici come "Leonardo alla corte di Lodovico il Moro"; "Galileo e Milton"; "Lafayette e Washington" o gli "Epidosi della Gerusalemme Liberata" affrescati in Palazzo Favard di Firenze . Nelle quattro figure allegoriche realizzate in questa stanza si volle celebrare, in piena sintonia col carattere borghese del committente, l'evoluzione del Progresso e della Mercutura, con la comparsa di veri e propri simboli della modernità come la macchina fotografica e la locomotiva "emblemi della nuova era industriale". Analoghi simboli - la locomotiva, il telegrafo- figuravano nelle pitture realizzate per la famiglia De Larderel, soprattutto con le opere di Crecope Barilli, nel 1872.
committenzaMimbelli Francesco (1872 ca.)
bibliografiaLazzarini M. T.( 1996)pp. 92; 155; Matteoni D.( 1999)p. 250; Lazzarini M. T.( 1999); Marini G.L.( 1981); Zappia C.( 1985)
definizionedecorazione plastico-pittorica
regioneToscana
provinciaLivorno
comuneLivorno
indirizzoVia San Jacopo in Acquaviva, 65
ente schedatoreS39
ente competenteS39
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Bartolotti E.; Funzionario responsabile: Lazzarini M.T.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Ferraro M. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2002
anno modifica2006
latitudine43.529914
longitudine10.306650

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