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bene culturale | decorazione plastico-pittorica, opera isolata |
soggetto | motivi decorativi vegetali con cherubini |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00138290 A |
localizzazione | Italia, Piemonte, TO, Pinerolo |
datazione | sec. XVII secondo quarto; 1625 - 1649 [analisi stilistica] |
autore | Casella Gabriele (notizie secondo quarto sec. XVII), |
materia tecnica | stucco/ modellatura/ pittura |
misure | alt. 348, largh. 200, |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale |
dati analitici | Decorazione sulla volta tripartita da pannelli incorniciati con sculture ornamentali e dipinti color ocra. Ai lati sono pannelli rettangolari con angoli riquadrati aggettanti. Fondo ocra con cornice interna foggiata a pallini e cornice interna con motivo vegetale, entrambe colorate di bianco. Pannello centrale a sezione ottagonale con cornici di analoga fattura sostenuto da puttini e adorno da molte testine di cherubini con festoni vegetali.Decorazioni: motivi vegetali. Figure: cherubini. |
notizie storico-critiche | Dai documenti consultati non emerge alcun dato utile per chiarire la genesi di questa decorazione sulla volta, che è dello stesso autore del sottostante altare del Crocifisso. Tuttavia la tipologia delle decorazioni in stucco dell'altare presenta analogie con alcuni elementi presenti nell'altare maggiore della chiesa eseguiti dallo scultore luganese Gabriele Casella. La rassomiglianza tra il putto ligneo dorato proteso verso il cartiglio del frontone e quelli collocati sul fastigio di questo altare del Crocifisso è tale da propendere per l'attribuzione dei due lavori allo stesso autore. Dalla lettura degli ordinati dell'Ottocento, conservati presso l'archivio vescovile della città, risulta che nel 1836 l'altare era di patronato di "Michele Bianciotto e Madamigella Bertrand, eredi Favié". In quello stesso anno i patroni concessero l'uso dell'altare alla Consorzia del SS. Nome di Gesù e Maria, nata nel 1818 dall'unione delle confraternite intitolate al Nome del Gesù e a quello di Maria. Nel 1869 l'uso dell'altare fu accordato alla Consorzia della beata Caterina da Racconigi che già da alcuni anni celebrava la festa annuale nella chiesa agostiniana. I confratelli sostituirono allora l'antica pala della Crocifissione con l'effige della loro protettrice. Soltanto nel 1888, il 6 maggio, la pala della Crocifissione tornò alla sua ubicazione originaria. |
definizione | decorazione plastico-pittorica |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Pinerolo |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Costanzo P.; Funzionario responsabile: Di Macco M.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Coppo S. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Coppo S. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1991 |
anno modifica | 2006 |