Invernomuto.net

Ho realizzato questo sito per rendere disponibile alla consultazione questa mole enorme di dati altrimenti difficilmente consultabili :)

Opera d'arte motivi decorativi, grottesche, animali e figure maschili abbigliate all'orientale di Massa Pietro (notizie 1721-1760), a Torino

L'opera d'arte motivi decorativi, grottesche, animali e figure maschili abbigliate all'orientale di Massa Pietro (notizie 1721-1760), - codice 01 00206431 di Massa Pietro (notizie 1721-1760), si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia sita in villa, museo, Villa della Regina, Compendio di Villa della Regina, NR (recupero pregresso), Piano primo, Appartamento di S.M. la Regina, Gabinetto verso mezzogiorno, e ponente - 33: volta
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledecorazione plastico-pittorica, opera isolata
soggettomotivi decorativi, grottesche, animali e figure maschili abbigliate all'orientale
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00206431
localizzazioneItalia, Piemonte, TO, TorinoNR (recupero pregresso)
contenitorevilla, museo, Villa della Regina, Compendio di Villa della Regina, NR (recupero pregresso), Piano primo, Appartamento di S.M. la Regina, Gabinetto verso mezzogiorno, e ponente - 33: volta
datazionesec. XVIII ; 1732 - 1735 [bibliografia]
ambito culturaleambito luganese, stuccatore(bibliografia)
autoreMassa Pietro (notizie 1721-1760),
materia tecnicaintonaco/ pitturastucco/ doratura
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiLa decorazione della volta si compone di una parte plastica dorata, in forma di cartelle mistilinee agli angoli e al centro di ogni lato, e di un dipinto murale centrale, in gran parte perduto. Nella parte superstite sono raffigurati decori a grottesca, ornati vegetali, uccelli, scimmie e figure maschili in abiti orientali.Figure: figure maschili. Decorazioni. Animali: scimmie; uccelli.
notizie storico-criticheLa decorazione della volta sembra coerente con gli arredi decorativi e i dipinti degli sguanci di finestra del gabinetto, riconducibile al secondo quarto del XVIII secolo. Per quanto riguarda l'attribuzione, il confronto con altre due boiseries di gabinetti cinesi di Villa della Regina, (n.i 25 e 37), entrambe con la firma "P. M." interpretata come Pietro Massa, induce a proporre la medesima paternità. Sulla figura di Massa, documentato nei registri della Real Casa dal 1721 al 1754, la ricerca archistica in corso sta portando alla luce nuovi dati storici. Numerosi sono i pagamenti che lo menzionano attivo con continuità negli appartamenti della corte ed in particolare in Palazzo Reale, dove risulta aver lavorato nel gabinetto cinese al primo piano negli anni 1736-1737, nel gabinetto del pregadio della Regina nel 1734, nella galleria delle Battaglie nel 1744, nel gabinetto delle lacche al secondo piano nel 1749 e in quello del poggiolo nel 1722 (cfr. Baudi di Vesme A., "Schede", Torino 1966, vol. II p. 662; Angela Griseri, "Un inventario per l'esotismo. Villa della Regina 1755", Torino 1988, pp. XLV-XLVI e n. 50; Angela Griseri, "I nuovi protagonisti della decorazione" in Andreina Griseri-Giovanni Romano, "Filippo Juvarra a Torino. Nuovi progetti per la città", Torino 1989, pp. 245-247). L'attribuzione a Massa è sostenuta dalla bibliografia storica: Eugenio Olivero scrisse di pensare <> (cfr. E. Olivero, "La Villa della Regina in Torino", Torino 1942, p. 25). In particolare <> (cfr. ibidem, p. 24). Augusto Pedrini pubblicò una fotografia della volta del <> e nella didascalia descrisse il <> (cfr. A. Pedrini, "Ville dei secoli XVII e XVIII in Piemonte", Torino 1965, p. 140).Per confronti stilistici si rimanda al soffitto del Gabinetto verso mezzogiorno, e ponente alla China (n. 37) nello stesso appartamento della Villa, a quello del Gabinetto verso Levante alla China (n. 28) nell'appartamento del Re e al gabinetto cinese di Palazzo Graneri.Dalle analisi dei primi saggi effettuati nella sala da Sandra Perugini è emerso che vi sono soltanto due strati pittorici sulla volta: la pittura originaria a fondo grigio-azzurro pallido e le ridipinture stese con colore grigio scuro sul fondo, scontornando le figure, e sui ripristini di intonaco in corrispodenza dell'estesa lacuna strutturale nella zona centrale e in parte degli angoli nord e sud-ovest. Il cornicione presenta molte riprese in ocra (finto oro) delle dorature in origine eseguite a foglia d'oro.
altre attribuzioniMinei Filippo
bibliografiaOlivero E.( 1942)pp. 24-25; 76-77; Pedrini A.( 1965)p. 140; Griseri A.( 1988)pp. XLV-XLVI n. 50; Baudi di Vesme A.( 1966)v. II p. 662; Griseri A./ Romano G.( 1989)pp. 245-247 di Griseri A.
definizionedecorazione plastico-pittorica
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Traversi P.; Funzionario responsabile: Mossetti C.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Manchinu P. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2003
anno modifica2007
latitudine45.071707
longitudine7.678011

oppure puoi cercare...

  • opere d'arte nel comune di Torino
  • opere d'arte nella provincia di Torino
  • opere d'arte nella regione Piemonte