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Opera d'arte motivi decorativi a grottesche di Bigordi Ridolfo detto Ridolfo Ghirlandaio (1483/ 1561), a Firenze

L'opera d'arte motivi decorativi a grottesche di Bigordi Ridolfo detto Ridolfo Ghirlandaio (1483/ 1561), - codice 09 00281589 - 0 di Bigordi Ridolfo detto Ridolfo Ghirlandaio (1483/ 1561), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, comunale, Palazzo Vecchio o della Signoria, NR (recupero pregresso), Museo di Palazzo Vecchio, quartiere di Eleonora, camera verde, soffitto
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettomotivi decorativi a grottesche
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00281589 - 0
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzeNR (recupero pregresso)
contenitorepalazzo, comunale, Palazzo Vecchio o della Signoria, NR (recupero pregresso), Museo di Palazzo Vecchio, quartiere di Eleonora, camera verde, soffitto
datazionesec. XVI ; 1540 - 1542 [documentazione]
autoreBigordi Ridolfo detto Ridolfo Ghirlandaio (1483/ 1561),
materia tecnicaintonaco/ pittura a fresco
misurelargh. 470, lungh. 920,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Firenze
dati analiticiVolta romboidale, vele triangolari.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheIl legame fra Ridolfo del Ghirlandaio e la famiglia Medici, gia' testimoniato da un primo intervento in Palazzo Vecchio nel 1513-14 nella Cappella dei Priori, trova ulteriore conferma nella descrizione fornita dal Vasari per i lavori di rinnovamento dell'appartamento di Eleonora: " Dipinse Ridolfo nel palazzo del duca Cosimo, nella camera verde, una volta di grottesche; e nelle facciate alcuni paesi, che molto piacquero al duca". Le scene di paesaggio cui si deve il nome della stanza e che decoravano le pareti, sono pero' andate perdute. I duchi si trasferirono in Palazzo Vecchio con tutta la corte nel 1540, l'anno dopo le nozze per le quali lo stesso Bigordi aveva lavorato come apparatore di feste. La stanza verde, ritenuta tradizionalmente la camera da letto di Eleonora, non fa parte del nucleo trecentesco del palazzo,ma e' frutto, con l'analogo ambiente della "Cancelleria nuova", situato dall'altra parte della "Dogana", dei rinnovamenti architettonici voluti dal gonfaloniere Pier Soderini nel 1511 durante la repubblica. Le volte a crociera, impostate su peducci in pietra serena, analoghe a quelle della cancelleria, furono decorate a grottesche da Ridolfo del Ghirlandaio, mentre il Bronzino lavorava nella piccola cappella ricavata nel 1539-40 da Battista del Tasso che diaframmo' il lungo ambiente all'altezza della terza campata. Lensi Orlandi, nella monografia su Palazzo Vecchio, segue la notizia del Borghini ed attribuisce la decorazione della camera verde a Michele di Ridolfo. Sembra pero' che non ci debbano essere dubbi sull'assegnazione di questi affreschi alla mano di Ridolfo: il Vasari, amico dello stesso pittore, li descrive come opera del Bigordi ed il documento del Carteggio Mediceo del Principato conferma la notizia.
altre attribuzioniTosini Michele detto Michele di Ridolfo del Ghirlandaio
committenzaDe' Medici Cosimo I granduca di Toscana (1540 ca.)
bibliografiaMuccini U.( 1992)p. 155; Cecchi A.( 1995)p. 88
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreL. 41/1986
ente competenteS128
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Corti C.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: Reggioli C./ Orfanello T. (1998); Aggiornamento-revisione: Reggioli C. (1998), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Orfanello T. (1999), Ref
anno creazione1987
anno modifica1998; 1999; 2006
latitudine43.779926
longitudine11.245030

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