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Opera d'arte morte del soldato di Pacciani Fornari Enrico (1886/ 1958), a Poggio Renatico

L'opera d'arte morte del soldato di Pacciani Fornari Enrico (1886/ 1958), - codice 08 00577446 di Pacciani Fornari Enrico (1886/ 1958), si trova nel comune di Poggio Renatico nella provincia di Ferrara sita in parco, Parco della Memoria, Via Giuseppe Garibaldi, al centro
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalemonumento ai caduti, a cippo, Monumento ai caduti della prima guerra mondiale
soggettomorte del soldato
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00577446
localizzazioneITALIA, Emilia-Romagna, FE, Poggio Renatico, POGGIO RENATICOVia Giuseppe Garibaldi
contenitoreparco, Parco della Memoria, Via Giuseppe Garibaldi, al centro
datazionesec. XX ; 1923/09 (ante) - 1923/09 [bibliografia]
autorePacciani Fornari Enrico (1886/ 1958),
materia tecnicamarmo bianco/ scultura
misurecm
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Poggio Renatico
dati analiticiPosto all’interno di un parco, il monumento è costituito da un alto basamento e da un gruppo scultoreo di marmo bianco, che rappresenta in maniera drammatica un fante con elmo che sorregge un soldato accasciato.FIGURE: fante; soldato.
notizie storico-criticheL’opera, realizzata dallo scultore sanremese Enrico Pacciani, fu inaugurata nel settembre 1923 alla presenza del generale Italo Balbo e del cardinale arcivescovo di Bologna, mentre Benito Mussolini inviò un telegramma di lode. Nel 1924, l’architetto Gian Francesco Costa ricordò l’evento con un libello. Nella pubblicazione dedicata dal Comune di Poggio Renatico ai suoi caduti della I Guerra Mondiale (Poggio Renatico onora i suoi Eroici Caduti, Bologna 1924, Stabilimenti Poligrafici Riuniti) è riportata la spiegazione data dall’artefice del monumento, cav.prof. Enrico Pacciani: “ SIGNIFICAZIONE. Il monumento rappresenta, in un tragico episodio della guerra combattuta, la semplice, naturale, grandezza d’animo del soldato italiano, pura espressione della nostra razza. La mischia feroce, corpo a corpo, si è svolta forsennata, rabbiosa, titanica, sul luogo dove il fratello incolume ha raccolto nelle sue braccia possenti il fratello morente. Come un’ondata ciclonica la mischia è passata, ma è vicinissima ancora e sempre presente, in tutte le sue terrificanti immagini, nello sguardo fisso e aguzzo del fratello vivo: Esso la sorveglia, la spia, perché vuole ad ogni costo salvare il morente che ha posto ormai al di sopra della propria vita stessa. Nella difesa del corpo quasi morto Egli sente la propria difesa. Nell’attimo tragico, lo spirito ha vinto la carne. Il Morto e il Vivo sono un’anima sola che si eleva dal sacrificio consumato e dal sacrificio offerto. La lotta furibonda ha lacerati e sperduti gli abiti dei lottatori. I muscoli afflosciati nel caduto, sono resi turgidi e fermi nel salvatore dallo sforzo, retto dalla ferrea volontà di vincere. Esso vince per due; nei suoi muscoli c’è la forza di due atleti. Per i morti e per i vivi, la Patria ha vinto. La Patria ha vinto, perché dopo la battaglia, i suoi figli vivi hanno raccolto il corpo e lo spirito Suo si è innalzato alla visione della gloria. *** La base, nelle sue severe linee architettoniche, sia verticalmente, sia orizzontalmente, rappresenta la croce, simbolo del sacrificio illuminato dall’ideale. Il piano inclinato e i gradini, significano l’asprezza del cammino che conduce alla eccelsa sommità dove il sacrificio e la gloria si confondono nella luce divina che guida l’uomo verso la sua perfezione”. Bibliografia: A. Poggiali, I segni della guerra. Lapidi e monumenti in provincia di Ferrara, ai caduti italiani nel XX secolo. Vol. II, Ravenna 2012, pp. 315-316. T. Contri, Gian Francesco Costa architetto, 1892-1933, in "Contributi centesi", n. 6, collana di studi storici curata dal Comune di Cento, Cento 2011, p. 83. L. Scardino, Il monumento ai caduti di Guarda Ferrarese in FD, Bollettino della “Ferrariae Decus”, n. 10, 30 novembre 1996, p. 82. Documentazione d'archivio: Poggio Renatico onora i suoi Eroici Caduti, Bologna 1924, Stabilimenti Poligrafici Riuniti. ASCFE, Pro monumento ai caduti in "Gazzetta Ferrarese", 3 agosto 1923. Sitografia: http://www.emiliaromagna.beniculturali.it/index.php?it/108/ricerca-itinerari/47/416 http://www.cimeetrincee.it/indip.pdf http://www.diccionariobiograficoecuador.com/tomos/tomo16/p1.htm
georeferenziazionelocalizzazione fisica: x: 11.4861472; y: 44.764761375; metodo di georeferenziazione: punto esatto; tecnica di georeferenziazione: rilievo da cartografia con sopralluogo; base di riferimento: ICCD1007177_0; 24-10-2014; (2219393) -CTR 5.000- (http://servizi
definizionemonumento ai caduti, a cippo
denominazioneMonumento ai caduti della prima guerra mondiale
regioneEmilia Romagna
provinciaFerrara
comunePoggio Renatico
localitaPOGGIO RENATICO
indirizzoVia Giuseppe Garibaldi
ente schedatoreS08
ente competenteS08
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Biondi, Marianna; Funzionario responsabile: Stanzani, Anna
anno creazione2014
latitudine44.764761
longitudine11.486147

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