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Opera d'arte moltiplicazione dei pani e dei pesci di Curradi Francesco (1570/ 1661), a Firenze

L'opera d'arte moltiplicazione dei pani e dei pesci di Curradi Francesco (1570/ 1661), - codice 09 00742241 di Curradi Francesco (1570/ 1661), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettomoltiplicazione dei pani e dei pesci
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00742241
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenze
datazionesec. XVII ; 1620 (ca) - 1625 (ca) [bibliografia]
autoreCurradi Francesco (1570/ 1661),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurecm, alt. 281, largh. 280,
condizione giuridicaproprietà Stato
dati analiticin.p.Personaggi: Cristo. Figure maschili. Figure femminili. Oggetti: pani; pesci; ceste. Paesaggi: rocce; alberi.
notizie storico-criticheLa cappella Serragli fu eretta tra la fine del Cinquecento e i primi anni del Seicento, dopo l'acquisizione da parte di Giuliano Serragli nel 1594 del patronato al posto dei Franceschi. La decorazione della cappella si protrasse lungo tutta la prima metà del secolo, almeno fino al 1648 anno della morte di Tommaso Serragli che lasciò eredi della cappella e dei suoi beni i padri filippini. La decorazione iniziò con la tavola dell'altare di Santi di Tito terminata dal figlio di questi, Tiberio e con la pittura delle volte dove si nota il passaggio tra Santi di Tito e Poccetti, responsabile di tutti gli affreschi parietali della cappella probabilmente eseguiti entro i primi anni del secolo.Seguono i grandi quadri delle pareti eseguiti da Empoli, Passignano e Curradi tra secondo e terzo decennio. La decorazione riprende e si conclude negli anni Quaranta con Tommaso Serragli, con il dipinto del Miracolo di san Paolo del Bilivert del 1643 e con la serie delle quattro statue degli Evangelisti realizzate da Pieratti e Salvetti. Il dipinto della cena in Emmaus, databile secondo bibliografia al terzo decennio del Seicento, fu realizzato dal Curradi nella fase centrale della sua attività, e mostra il suo legame con Cigoli e Passignano, nonché la sua equilibrata capacità di creare composizioni chiare ed estremamente semplici nell'impaginato spaziale e figurativo.La figura in primo piano a destra, dall'eleganza squisitamente profana, ricorda che in quegli anni l'artista era attivo per alcuni dipinti del Casino Mediceo, proprio di fronte al convento di S. Marco, per il cardinale Carlo de' Medici.
bibliografiaBaldassari F.( 2009)p. 235; Baldinucci F.( 1974-1975)v. III p. 9; Bocchi F./ Cinelli Calvoli G.( 1677)p. 10; Follini V./ Rastrelli M.( 1789-1802)v. III p. 222; Richa G.( 1754-1762)v. VII p. 140; Del Migliore F.( 1684)p. 214; Fantozzi F.( 1842)p. 431; Chie
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Romagnoli G.; Funzionario responsabile: Teodori B.Sframeli M.
anno creazione2010

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