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Opera d'arte Milone da Crotone di Vittoria Alessandro (1525/ 1608), a Venezia

L'opera d'arte Milone da Crotone di Vittoria Alessandro (1525/ 1608), - codice 05 00417750 di Vittoria Alessandro (1525/ 1608), si trova nel comune di Venezia, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, statale, Ca' d'Oro, Cannaregio, 3932, Galleria Giorgio Franchetti alla Ca' d'Oro, piano primo/ sala terza
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bene culturalestatuetta, opera isolata
soggettoMilone da Crotone
tipo schedaOA_3.00
codice univoco05 00417750
localizzazioneITALIA, Veneto, VE, VeneziaCannaregio, 3932
contenitorepalazzo, statale, Ca' d'Oro, Cannaregio, 3932, Galleria Giorgio Franchetti alla Ca' d'Oro, piano primo/ sala terza
datazionesec. XVI terzo quarto; 1553/00/00 (post) - 1560/00/00 (ca) [analisi stilistica]
autoreVittoria Alessandro (1525/ 1608),
materia tecnicabronzo/ fusionelegno/ intaglio
misurecm, alt. 32.5, largh. 18, prof. 14,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiFigura maschile barbata e ignuda, con entrambe le mani bloccate nella fenditura del ceppo di un albero, attaccata da un leone. Patina bruna; fusione cava.Personaggi: Milone da Crotone. Animali: leone.
notizie storico-criticheProvenienza: Padova, coll. Mantova-Benavides (1695); Padova, coll. monastero dei canonici regolari lateranensi di San Giovanni di Verdara, fino al 1783; trasferito nella Biblioteca Marciana; quindi nel Reale Museo Archeologico di Venezia con sede in Palazzo Ducale, ca. 1895; depositato presso la Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro, ca. 1926. Come risulta dalla nota n. 100 dell’inventario di Andrea Mantova Benavides, datato 1695, il bronzetto corrisponde alla descrizione di un’opera della collezione padovana già appartenuta all’avo, celebre giureconsulto e munifico patrono delle arti, Marco Mantova Benavides: «altra statua ignuda pur di bronzo in atto con sforzo di sfender con le mani un grosso tronco d’arbore dall’apertura del quale viene costretto restar immobile e prigionato, sotto et a piedi del quale vi è un leone che l’afferra e sbrana. È statua esprimente la temerarietà et presunzione. Di egregio scultore» (BCP, ms. BP 5018, in Favaretto 1978). Già pubblicato da Wilhelm von Bode (1907-12) come opera toscana influenzata dalla maniera di Michelangelo, il bronzetto è stato attribuito ad Alessandro Vittoria da Giulio Lorenzetti (1926) e come tale è stato confermato dalla letteratura seguente. Cessi (1960; 1977), Mariacher (1971), Moschini Marconi (1992) e Augusti (in La bellissima maniera 1999; Augusti, Saccardo 2002) condividono l’opinione di una datazione precoce del bronzetto, ascrivibile al sesto decennio del Cinquecento e comunque successiva al 1553.
bibliografiaLorenzetti G.( 1926(2002))p. 385; Fogolari G./ Nebbia U./ Moschini S.( 1929)p. 109; Cessi F.( 1977)p. 40; Ciardi Duprè M. G.( 1966); Mariacher G.( 1971)p. 36, n. 131; Bacchi A./ Camerlengo L./ Leithe-Jasper M.( 1999)pp. 332-333, n. 70; Favaretto I.( 1978)
definizionestatuetta
regioneVeneto
provinciaVenezia
comuneVenezia
indirizzoCannaregio, 3932
ente schedatoreS162
ente competenteS162
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Moschini Marconi, Sandra; Funzionario responsabile: Moschini Marconi, Sandra; Trascrizione per informatizzazione: ART PAST/ Bergamo, Maria (2006); Aggiornamento-revisione: Campagnol, Isabella (2009), Referente scientifico: Cremonini, C
anno creazione1979
anno modifica2009; 2014
latitudine45.465156
longitudine12.344262

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