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Opera d'arte Madonna e santi a L'Aquila

L'opera d'arte Madonna e santi - codice 13 00020071 - 0 si trova nel comune di L'Aquila, capoluogo dell'omonima provincia sita in fortezza, Forte Spagnolo, via Colecchi, 1, Museo Nazionale d'Abruzzo, piano I
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bene culturaletrittico
soggettoMadonna e santi
tipo schedaOA_3.00
codice univoco13 00020071 - 0
localizzazioneItalia, Abruzzo, AQ, L'Aquilavia Colecchi, 1
contenitorefortezza, Forte Spagnolo, via Colecchi, 1, Museo Nazionale d'Abruzzo, piano I
datazionesec. XV inizio; 1400 - 1410 [bibliografia]
ambito culturaleambito abruzzese(bibliografia)
materia tecnicatavola/ pittura a tempera
misurecm, alt. 144, largh. 65,
condizione giuridicaproprietà Stato, Soprintendenza BSAE per l'Abruzzo
dati analiticiL'opera si presenta come un trittico cuspidato, a fondo dorato dipinto a tempera. Raffigura al centro la Madonna assisa in trono con Bambino benedicente. La Vergine è raffigurata abbigliata da un austero mantello blu, bordato con preziosi ricami dorati, che lascia trasparire una veste rossa. Il manto è inoltre decorato con le tre stelle simbolo della verginità di Maria ed è tenuto saldamente dal Bambino il quale è raffigurato sontuosamente abbigliato di una tunica rossa, profilata a greche dorate in atto di benedire. A destra del trittico una santa dalla lunga chioma dorata tiene in mano un libro aperto, in atteggiamento di lettura. Il lungo manto rosa, che le ricade obliquamente fino ai piedi formando ricche pieghe, svela una tunica bianca decorata con bordure scure. A sinistra un giovane santo barbato, dalla capigliatura anch'essa bionda, tiene un libro chiuso in una mano e un bastone nell'altra e presenta soluzioni cormatiche molto simili a quelle della santa raffigurata sull'altro sportello, appena scurite dalla tunica verde scuro che spunta sotto il manto rosso.Madonna in trono con Bambino seduto sulle ginocchia, in atto di benedire mentre si aggrappa al manto della Madre; Santa; Santo
notizie storico-criticheGià il Serra, ricordando il trittico nel piccolo coro del Duomo, ne individua gli influssi di scuola toscana, ma lo assegnava alla seconda metà del XIV secolo (Serra, 1929, p. 56). Successivamente veniva attribuito dal Mo retti ad un collaboratore del Maestro degli affreschi di San Silvestro, spostandone così la datazone ai primi anni del XV secolo (Moretti, 1968, p . 40) E' comunque, se non un collaboratore, un pittore operante nello stesso ambito culturale nei primi anni del XV secolo, il quale si distingue per l'uso di una linea bruna che delimitando le forme le indurisce in tratti manierati. (Chierici, 1949, p. 124). Recentemente la Paone lo ha connesso con alcuni brani realizzati all'interno dello Speco sublacense Confronti sono stati fatti, in particolare, con l'episodio del Martirio di San Placido, i cui volti trovano corrispondenze significative con la fisionomia dei personaggi del trittico.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Abruzzo, AQ, L'Aquila
bibliografiaSERRA L.( 1912); L. SERRA( 1929); Gabbrielli M.R.( 1934); Chierici U.( 1949); Matthiae G.( 1959); MORETTI, M.( 1968)pag. 41; F.Bologna( 1987)nota 19, pag. 23; S.Paone( 2008)pag. 247; PAONE, S.( 2009)pag. 108; S. PAONE - A. TOMEI( 2010)pag. 135
definizionetrittico
regioneAbruzzo
provinciaL'Aquila
comuneL'Aquila
indirizzovia Colecchi, 1
ente schedatoreS107
ente competenteS107
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Molinari D.; Funzionario responsabile: Tropea C.; Trascrizione per informatizzazione: CONSORZIO IRIS (L. 84/90) (1990); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Ludovici E. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); SIGECWEB/Iann
anno creazione1980
anno modifica2005; 2013
latitudine42.352690
longitudine13.403752

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