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Opera d'arte Madonna con Gesù Bambino San Giovanni Battista bambino e Sant'Elisabetta di Santi di Tito (1536/ 1603), a Arezzo

L'opera d'arte Madonna con Gesù Bambino San Giovanni Battista bambino e Sant'Elisabetta di Santi di Tito (1536/ 1603), - codice 09 00223850 di Santi di Tito (1536/ 1603), si trova nel comune di Arezzo, capoluogo dell'omonima provincia sita in casa, privata, Casa Vasari, Via XX Settembre, 55, Museo di Casa Vasari
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bene culturaledipinto
soggettoMadonna con Gesù Bambino San Giovanni Battista bambino e Sant'Elisabetta
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00223850
localizzazioneItalia, Toscana, AR, ArezzoVia XX Settembre, 55
contenitorecasa, privata, Casa Vasari, Via XX Settembre, 55, Museo di Casa Vasari
datazionesec. XVI ultimo quarto; 1575 (ca.) - 1599 (ca.) [bibliografia]
autoreSanti di Tito (1536/ 1603),
materia tecnicatavola/ pittura a olio
misurealt. 120, largh. 89.5,
condizione giuridicaproprietà Stato, Polo Museale Fiorentino
dati analiticidipintoPersonaggi: Madonna. Personaggi: Bambino. Personaggi: s. Elisabetta. Personaggi: s. Giovannino. Oggetti: mazzolino di fiori.
notizie storico-criticheLa prima notizia relativa a questa tavola la si ricava da un piccolo opuscolo sulle Memorie storiche del Crocifisso dei miracoli al Borgo San Lorenzo, pubblicato nel 1838 e ristampato a Firenze nel 1865: in esso si ricorda che il quadro di Santi di Tito con la Santa Famiglia fu benedetto al termine dei restauri della chiesa eseguiti nel 1771 (Gamba 1905). Fino al 1934 (Arnolds) la tavola rimane nella sua sede originaria, viene quindi trasportata nei depositi delle Gallerie fiorentine, ed in seguito esposta nel museo aretino. Il Berti (1955) l'attribuiva al pratense Leonardo Ma scagni tacciandolo per uno "pseudo Santi di Tito di rubicondità provinciale" mentre lo saldino (1982) lo riconduce con sicurezza alla mano del maestro biturgense anche se non esclude la partecipazione della bottega. Argomenti più convincenti sono condotti da Simona Lecchini Giovannoni (1984) che ha proposto per questo quadro una datazione entro il penultimo decennio del XVI secolo, periodo in cui il pittore, come sappiamo dal Vasari (1568) e dal Baldicci (1681-1728), si dedicò soprattutto alla committenza privata (confronta la Sacra Famiglia con Santa Elisabetta e San Giovannino della collazione del conte Roberto Guicciardini). Il reperimento del disegno a matita n. 770 F degli Uffizi, ritenuto dalla Lecchini Giovannoni preparatorio, anche se con qualche variegate rispetto al quadro, ne rivendica interamente la paternità a Santi di Tito che nella ricerca di un linguaggio ispirato ma semplice ripropone il modello raffaellesco e la tenue tonalità dei maestri fiorentini del primo '500.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, FI, Borgo San Lorenzo, BORGO SAN LORENZO; luogo di collocazione successiva: Toscana, FI, Firenze, FIRENZE
bibliografiaGamba C.( 1905)p. 254; Niccolai F.( 1914)pp. 433-434; Arnolds G.( 1934)pp. 43, 79; Berti L.( 1955)p. 20, n. 11; Spalding J.( 1982)pp. 514-516; Lecchini Giovannoni S.( 1984)pp. 20-36; Lecchini Giovannoni S.( 1985)p. 65, n. 52; Paolucci A./ Maetzke A. M.( 1
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaArezzo
comuneArezzo
indirizzoVia XX Settembre, 55
ente schedatoreS04
ente competenteS04
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Baroni A.; Funzionario responsabile: Maetzke A. M.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Bernardini E. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Bernardini E. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1989
anno modifica2006
latitudine43.468861
longitudine11.880327

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