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Opera d'arte Madonna con Bambino, San Domenico, angeli, fregio con putti alati di Bardi Donato detto Donatello (1386 ca./ 1466), a Firenze

L'opera d'arte Madonna con Bambino, San Domenico, angeli, fregio con putti alati di Bardi Donato detto Donatello (1386 ca./ 1466), - codice 09 00294552 di Bardi Donato detto Donatello (1386 ca./ 1466), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in convento, domenicano, Convento di S. Marco, Chiesa e convento di S. Marco, P.zza S. Marco, 3, Museo di S. Marco, chiostro di Sant'Antonino; già nel chiostro di S. Domenico
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bene culturalecampana
soggettoMadonna con Bambino, San Domenico, angeli, fregio con putti alati
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00294552
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzeP.zza S. Marco, 3
contenitoreconvento, domenicano, Convento di S. Marco, Chiesa e convento di S. Marco, P.zza S. Marco, 3, Museo di S. Marco, chiostro di Sant'Antonino; già nel chiostro di S. Domenico
datazionesec. XV ; 1436 (ca) - 1464 [bibliografia]
autoreBardi Donato detto Donatello (1386 ca./ 1466),
materia tecnicabronzo/ fusione/ incisione
misurecm, alt. 115, diam. 109,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Soggetti sacri. Oggetti: medaglioni con Madonna con Bambino; San Domenico; angeli. Simboli: gigli. Decorazioni: scudo a testa di cavallo; archetti; gigli; putti alati; nastri; vasi; croci; rosetta; stella.STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: stemma, Qualificazione: gentilizio, Identificazione: Medici, Posizione: NR (recupero pregresso), Descrizione : sette palle poste 1, 3, 2, 1,
notizie storico-criticheSi tratta della famosa campana, chiamata 'piagnona' dal popolo fiorentino, commissionata da Cosimo il vecchio per il campanile di San Marco, come risulta dall'iscrizione da cui, peró, non si ricava una precisa datazione. Tuttavia si puó ritenere che essa fosse realizzata fra il 1436, anno in cui Cosimo finanzio` i lavori nel convento, e sicuramente prima del 1464, anno della sua morte. La campana veniva utilizzata per convocare i cittadini alle prediche del Savonarola e accompagnava con lenti rintocchi il pianto suscitato dalle sue parole. Nella notte dell'8 aprile 1498 suono` a stormo in soccorso del frate e del convento assediato dai nemici del predicatore che fu arrestato in quella notte e bruciato sul rogo il 23 maggio di quell'anno. L'allora gonfaloniere Tanai de' Nerli, acerrimo nemico del Savonarola, propose al consiglio, che accetto`, di 'punire' anche la campana che fu staccata dal campanile e fatta precipitare sul convento; poi fu trascinata su un carro tirato da somari per tutta la citta` mentre il boia la frustava e il popolo vi scagliava immondizie. La campana fu poi condotta nei locali dell'Opera del Duomo il cui consiglio incarico`, come risulta da un documento pubblicato dal Carocci e citato gia` dal Vasari, Simone del Pollaiolo di rimetterla in sesto per poterla poi collocare sul campanile di San Salvatore al Monte, essendo stata donata ai frati di quel convento. Fu il Cronaca a creare quel sistema ad anelli che permise di attaccare la campana al mozzo di legno di quercia tuttora visibile. Nel 1509 ai domenicani fu permesso di rientrare nel convemto di San Marco e in quell'anno ottennero anche la loro campana, ricollocata sul campanile della chiesa dove resto` fino agli inizi dell'Ottocento quando, viste le sue condizioni, si decise di toglierla e sostituirla con una copia. L'originale fu collocato inizialmente nel chiostro di San Domenico. A quanto ci risulta fu il Rondoni il primo a ritenerla di maniera di Donatello e la vicinanza a tale ambito fu ribadita dal Carocci e generalmente accolta dalla critica posteriore. Tale ipotesi e` stata di recente accettata da Bennett e Wilkins (1984) i quali ritengono probabile che il modello di Donatello fosse gettato in bronzo da alcuni specialisti nella fusione di campane. A questo proposito va segnalata l'ipotesi della Mc Neal Caplow che ha attribuito a Michelozzo il modello e la fusione in bronzo della campana di San Marco vista la fama di cui l'artista godeva in questo campo.
altre attribuzioniMichelozzo (?)
committenzaMedici Cosimo (1437)
bibliografiaVasari G.( 1878-1885)v. IV, p. 457; Del Migliore F.( 1684)pp. 226-227; Rondoni F.( 1876)p. 9; Carocci G.( 1908)pp. 256-264; Kauffmann H.( 1935)p. 252; Kirchen Florenz( 1940-1954)v. III, pp. 40, 75, n. 233; v. V, p. 62, n. 15; Sinibaldi G.( 1936)p. 41; Mc
definizionecampana
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoP.zza S. Marco, 3
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Papucci S.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: L. 41/1986/ Landi S. (1988); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Querci R. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1988
anno modifica2006
latitudine43.778115
longitudine11.258818

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