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Opera d'arte Madonna con Bambino e Santi di Parisi Francesco (notizie sec. XVII), a Venafro

L'opera d'arte Madonna con Bambino e Santi di Parisi Francesco (notizie sec. XVII), - codice 14 00002491 di Parisi Francesco (notizie sec. XVII), si trova nel comune di Venafro nella provincia di Isernia sita in chiesa, Chiesa di S. Chiara, 86079 Venafro (IS), terzo altare a sinistra
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, opera isolata
soggettoMadonna con Bambino e Santi
tipo schedaOA_3.00
codice univoco14 00002491
localizzazioneItalia, Molise, IS, Venafro86079 Venafro (IS)
contenitorechiesa, Chiesa di S. Chiara, 86079 Venafro (IS), terzo altare a sinistra
datazionesec. XVIII prima metà; 1700 - 1749 [NR (recupero pregresso)]
autoreParisi Francesco (notizie sec. XVII),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 223, largh. 127,
condizione giuridicaproprietà Stato, Chiesa di S. Chiara
dati analiticiIl dipinto, dalla complessa e inconsueta iconografia, vuole alludere al dogma della coneczione della Vergine grazie alla quale Gesù è potuto venire al mondo e partire sulla Croce per redimersi. All'Immacolata Concezione si riferisce il mongramma sulla fibbia della cintura dell'arcangelo Raffaele (accompagnato da un pargolo ad indicare la su funzione di angelo custode), il quale indica in alto la madonna col Bambino in braccio. Ai lati della Vergina sono ciloro attraverso i quali si è amnifestato e compiuto il disegno divino: i genitori, S. Anna a sinistra col manto verde ad indicare che nel suo seno è germogliata la speranza del mondo, e S. Gioacchino a destra in basso con un agnello a ricordo del periodo di rifugio tra i pastori, e dietro a S. Anna S. Giuseppe con la verga fiorita, lo sposo terreno.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheIl dipinto è opera del pittore calabrese Francesco Parisi, chiamato sempre solo Peresi (come del resto si firma in due tele) nei più recenti studi sulla pittura napoletana del Settecento in cui la sua figura sta venendo guistamente ravalutata a criticamente inquadrata. Il Rotili (M. ROTILI, Il calabrese ignorato pittore del Settecentesco, in "Napoli nobilissima", 1961, pp. 52 - 58) ritiene Peresi il vero nome del pittore Parisi una deformazione, benchè tale firma compaia sul basamento del trono della Vergine del dipinto della Sacra Famiglia nella Chiesa di S. Andrea e Marco a Nilo (il Rotili ritiene la scritta posteriore). La presenza della forma Parisi nel nostro dipinto prova invece come il pittore usasse firmarsi indifferentemente con i due nomi. Il dipinto, ignorato dalle fonti e della bibliografia, può essere attribuito alla piena maturità dell'artista quando il Parisi dopo aver abbandonato la pittura del paesaggi e marien, torna alle grandi composizioni religiose di cui in gioventù aveva lasciato mirabili esempi nelle due pale d'altare in S. Giorgio Maggiore a Napoli. Del resto DE DOMINICI (B. DE DOMINICI, Vite dei pittori, sculture e art. nap., Napoli 1846, t. IV, pp. 354 - 6) racconta che proprio in tale periodo il Parisi pretendeva di esere chiamato il Cavaliere Calabrese" per una certa croce di grazia ottenuta da Roma" e nel nostro quadro l'rtista fa precedere il suo nome dal titolo onorifico. Stilisticamente poi il dipinto è, delle opere finora note, moltovicino alla targa Sacra Famiglia in S. Andrea e Marco a Nilo (v. ad es. la perfetta somiglianza tra i volti incavati della figura di S. Anna che compare nei due dipinti). Anche la originale conmposizione,benchè si sviluppi meno ariosamente che nelle tele di S. Giorgio, è caratterizzata dall'andamento vorticoso delle figure che si snodano sinuosamente verso l'alto in uno spazio stretto e affollato fino ali'inverosimile. Del tutte inusuale poi per la pittura napoletana dell'epoca - dominata dai seguaci del Solimena, è il preziosismo dei colori pervasi da un cangiantismo che raggiunge il culmine nella veste dell'Arcangelo, trapassante con bagliori e iridescenze dai toni dell'azzurro a quelli del turchese al rosa al giallo.Proprio tali caratteri hanno fatto supporre al BOLQGNA(F. BOLOGNA,F.Solirnena,Na-poli 1958, nota 1,pp.57-58)un avvicinamento del Parisi alla pittura genovese contemporanea,specie ai modi di Gregorio De'Ferrari,ormai accettato da tutta la critica( ROTILI, 1961 N.SPINOSA,Domenico Mondo e il Roccocò napoletano, in "Nap. nob.", 1967, p. 215 ; O .FERRASI, La. pittura del ' 700, Storia di Napoli,vol. VI,Napoli 1970,p.1332).
bibliografiaDe Dominici B.( 1846)pp. 354 - 6; Bologna F.( 1958)pp. 57 - 58; Ferrari O.( 1970)pag. 132; Spinosa N.( 1967)pag. 215
definizionedipinto
regioneMolise
provinciaIsernia
comuneVenafro
indirizzo86079 Venafro (IS)
ente schedatoreS11
ente competenteS109
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Bonagura C.; Funzionario responsabile: Mortari L.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Santorelli S. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Santorelli S. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1972
anno modifica2006
latitudine41.453536
longitudine14.067413

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