Invernomuto.net

Ho realizzato questo sito per rendere disponibile alla consultazione questa mole enorme di dati altrimenti difficilmente consultabili :)

Opera d'arte Madonna con Bambino e Santi di Malnate Eusebio (1819/ notizie fino al 1846), a Vercelli

L'opera d'arte Madonna con Bambino e Santi di Malnate Eusebio (1819/ notizie fino al 1846), - codice 01 00037891 di Malnate Eusebio (1819/ notizie fino al 1846), si trova nel comune di Vercelli, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, museo, Palazzo Langosco, via G. Verdi, 30, Museo Camillo Leone, Deposito dipinti
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, opera isolata
soggettoMadonna con Bambino e Santi
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00037891
localizzazioneItalia, Piemonte, VC, Vercellivia G. Verdi, 30
contenitorepalazzo, museo, Palazzo Langosco, via G. Verdi, 30, Museo Camillo Leone, Deposito dipinti
datazionesec. XIX secondo quarto; 1833 - 1833 [data]
autoreMalnate Eusebio (1819/ notizie fino al 1846),
materia tecnicatavola/ pittura a olio
misurealt. 117, largh. 79,
condizione giuridicaproprietà Stato, Istituto di Belle Arti di Vercelli
dati analiticiAl centro della composizione è la Madonna con il Bambino, seduta in trono sotto un baldacchino con tendaggio sostenuto da due angioletti in volo. Da un lato è S. Bernardino da Siena con S. Margherita, reggenmte una croce e schiacciante il drago, mentre dall'altro sono S. Apollonia e l'arcengelo Michele. L'intonazione cromatica è basata su diverso toni di verde, con tocchi di rosso, blu e giallo limone nei manti delle figure.Soggetti sacri. Personaggi: Madonna; Gesù bambino; S. Bernardino; S. Margherita; S. Apollonia; S. Michele arcangelo. Figure: angeli. Abbigliamento. Attributi: (S. Bernardino) IHS; (S. Margherita) croce; drago; (S. Apollonia) tenaglie; denti; (Arcangelo Michele) bilancia; demonio. Interno. Elementi architettonici.
notizie storico-criticheDal verbale dell'Adunanza dell'8 marzo 1899 risulta che il quadro divenne proprietà dell'Istituto di Belle Arti in seguito alle disposizioni testamentarie del socio, da poco defunto, avv. Carlo Dionisotti. Il dipinto viene descritto come "copia su tavola di un quadro di Bernardino Lanino eseguita dal compianto pittore vercellese Malnate". Si tratta infatti di una copia fedele della tavola attualmente conservata nell'Ufficio della Presidenza dell'Ospedale di S. Andrea di Vercelli. Identificata questa per tradizione con la pala commissionata a Bernardino Lanino dalla famiglia Volpe per una cappella della chiesa di S. Francesco, è stata invece recentemente attribuita da Romano al Moncalvo. Poco conosciuta è fino ad oggil'attività del pittore Eusebio Malnate, vercellese, probabilmente fratello di quel Fortunato che firma alcuni disegni architettonici conservati all'Istituto di Belle Arti (E. De Filippis, in P. Astrua-G. Romano (a cura di), "Bernardino Lanino", catalogo della mostra, Vercelli 1985), nonostante le ricerche condotte dalla Mossetti (C. Mossetti, in A. Panzetta in AA.VV., "Ricerche a Testona", catalogo della mostra, Testona 1980-1981) negli archivi della Accademia Albertina, di cui fu allievo (P. L. Gallia, in E. Castelnuovo-M. Rosci (a cura di), "Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna. 1773-1891", catalogo della mostra, Torino 1980, vol. I). Oltre al dipinto della chiesa di S. Salvatore a Vercelli (A. Brizio, "Catalogo delle cose d'arte in Vercelli", Roma 1935) poche sono le sue opere di cui si ha notizia: un disegno per riproduzione litografica dell'affresco laniniano dell'abbazia di S. Andrea (G. Colombo, "Vita ed opere di Gaudenzio Ferrari pittore, con documenti inediti", Roma-Firenze-Torino 1881) che conferma, assieme all atavola in oggetto, l'interesse del Malnate per la pittura del Cinquecento (Brizio, op. cit.); e i tre ritratti di benefattori dell'Ospedale Maggiore di Vercelli, firmati e datati 1840 e 1841, di Gabriella Calcamuggi Avogadro della Motta, D. Vincenzo Gaffiodo, avv. Eusebio Guala (cfr. schede di precatalogo di F. Varallo relative ai dipinti in deposito alla Galleria d'Arte Moderna Luigi Sereno e G. C. Faccio, "I ritratti dei benefattori", Vercelli 1958). Certo dotato di abilità notevole e precoce, se si tiene fede alla nota scritta sul retro della tavola, soprariportata, che lo dice di anni 14 all'epoca dell'esecuzione del dipinto, questo rivela comunque una durezza di tratto, accentuata dall'uso di colori freddi, che rende l'opera ben lontana dalla copia della "Madonna degli aranci" di Gaudenzio Ferrari, che gli viene attribuita nei vecchi inventari del museo, dove è anch'essa conservata.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Piemonte, TO, Torino; luogo di provenienza: Piemonte, VC, Vercelli
bibliografiaColombo G.( 1881)p. 172; Brizio A. M.( 1935)p. 136; Faccio G. C.( 1958)p. 57; Mossetti C.( 1980)p. 165; Castelnuovo E./ Rosci M.( 1980)v. I p. 385; De Filippis E.( 1985)p. 48
definizionedipinto
regionePiemonte
provinciaVercelli
comuneVercelli
indirizzovia G. Verdi, 30
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Rosso A. M.; Funzionario responsabile: Astrua P.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Bombino S. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Bombino S. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1985
anno modifica2006
latitudine45.326892
longitudine8.422343

oppure puoi cercare...