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Opera d'arte Madonna con Bambino e San Giovanni Battista di Ubaldini Domenico detto Domenico Puligo (1492/ 1527), a Firenze

L'opera d'arte Madonna con Bambino e San Giovanni Battista di Ubaldini Domenico detto Domenico Puligo (1492/ 1527), - codice 09 00196338 di Ubaldini Domenico detto Domenico Puligo (1492/ 1527), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, piazza Pitti, 1, Galleria Palatina e Appartamenti Reali, sala di Flora
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettoMadonna con Bambino e San Giovanni Battista
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00196338
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenzepiazza Pitti, 1
contenitorepalazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, piazza Pitti, 1, Galleria Palatina e Appartamenti Reali, sala di Flora
datazionesec. XVI primo quarto; 1520 (post) - 1520 (post) [bibliografia]
autoreUbaldini Domenico detto Domenico Puligo (1492/ 1527),
materia tecnicatavola/ pittura a olio
misurealt. 92, largh. 69,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Soggetti sacri. Personaggi: Bambino Gesù; Madonna; San Giovanni Battista. Abbigliamento: all'antica. Paesaggi: colline; albero. Oggetti: finestra.
notizie storico-criticheAttribuita tradizionalmente al Puligo (tranne che negli inventari del 1791 e del 1793 dove è assegnato a Andrea del Sarto e nei successivi fino al 1829 in cui non presenta nessuna attribuzione), l'opera è stata identificata dal Bardi e dal Milanesi, seguito dallo Jahn Rusconi, con il quadro del Puligo rappresentante una "Nostra Donna intera col putto fra le ginocchia, un San Giovannino et un'altra testa" che secondo il Vasari apparteneva a Filippo Spini, "tesauriere dell'illustrissimo prencipe di Fiorenza", opinione a cui si oppone il Venturi (1891): la descrizione infatti non coincide con il quadro di Pitti, in cui è assente l'"altra testa" e non c'è un San Giovannino ma un San Giovanni Battista adulto. Inoltre le dimensioni del dipinto sono diverse da quelle ricordate dallo storico aretino, non misurando "tre braccia", cioè cm. 170 circa (per una nuova proposta di identificazione del quadro ricordato dalle fonti si rimanda a Capretti 1988-1989, pp. 454-455). Particolari difficoltà ha destato l'identificazione della terza figura del dipinto, che nelle guide del secolo XIX, fino al Fantozzi, è classificato come una "Sacra Famiglia": il Chiavacci, seguito dai cataloghi successivi e dal curatore dell'inventario del 1912 la ritiene un angelo, mentre il Venturi genericamente un santo. Si tratta, come aveva sostenuto il Berenson nel 1932 e nel 1936 - per poi seguire nel 1963 il Venturi - di San Giovanni Battista adolescente, come rivela il manto che avvolge per metà il corpo lasciando il petto nudo. L'opera è accostabile, sia stilisticamente che per lo schema alla "Sacra Famiglia" già in una collezione privata svedese, attribuibile anche essa al Puligo e databile intorno al 1524 (Capretti 1988-1989, pp. 474-475), e dunque la datazione fra il 1518 e il 1520 proposta da Grohn risulta troppo anticipata: infatti l'influenza di Ridolfo notata dallo studioso ci sembra superata a favore di una concezione più ampia dell'immagine che si richiama alle opere romane di Raffaello. (cfr. il "Ritratto della Giovanna d'Aragona", Louvre; "Leone X fra i due cardinali", Uffizi) e a quelle di Andrea del Sarto dopo il 1520 (cfr. GDSU, n. 647E) quando cioè - come è ormai unanimemente supposto - andò a Roma dal papa prima degli affreschi di Poggio a Caiano. Perciò, come sostiene il Freedberg, il dipinto è collocabile nel 1524-1525, notando la vicinanza con i ritratti tradizionalmente attribuiti al Puligo, di Ottawa e di Leningrado (Capretti 1988-1989). Una replica del quadro della Palatina non autografa e di qualità inferiore come è possibile giudicare dalla foto, si trova a Dublino secondo una nota manoscritta dietro la foto del dipinto irlandese conservata presso la Fondazione Berenson di Settignano. Stefano Casciu sottolinea analogie con la pittura del Brescianino, ravvisabili soprattutto nella figura del San Giovanni, e conferma una datazione posteriore al 1520.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze
bibliografiaVasari G.( 1878-1885)v. IV, p. 465, nota 1; Inghirami F.( 1828)p. 37 (?); Imperiale reale( 1837-1842); Rusconi A. J.( 1937)pp. 204-205; Berenson B.( 1932)p. 475; Venturi A.( 1901-1940)v. IX-5, pp. 242-243, 248; Grohn H. W.( 1962)p. 35; Cipriani N.( 1966)p
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzopiazza Pitti, 1
ente schedatoreS17
ente competenteS417
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Capretti E.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Rossi V. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1989
anno modifica2006
latitudine43.765656
longitudine11.249350

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