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Opera d'arte Madonna di Bottega di Saturnino Gatti (.), a L'Aquila

L'opera d'arte Madonna di Bottega di Saturnino Gatti (.), - codice 13 00026796 di Bottega di Saturnino Gatti (.), si trova nel comune di L'Aquila, capoluogo dell'omonima provincia sita in castello, Castello Cinquecentesco, via Colecchi, 1, Museo Nazionale d'Abruzzo, I piano, sala X
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalescultura, frammento, Madonna orante
soggettoMadonna
tipo schedaOA_3.00
codice univoco13 00026796
localizzazioneItalia, Abruzzo, AQ, L'Aquilavia Colecchi, 1
contenitorecastello, Castello Cinquecentesco, via Colecchi, 1, Museo Nazionale d'Abruzzo, I piano, sala X
datazionesec. XV- XVI ; 1480 (ca) - 1520 (ca) [analisi stilistica; bibliografia confronto]
ambito culturaleambito Italia centrale, realizzazione(analisi stilistica)
autoreBottega di Saturnino Gatti (.),
materia tecnicaterracotta
misurecm, alt. 91,
condizione giuridicadetenzione mista pubblica/ecclesiastica, Museo Nazionale d'Abruzzo
dati analiticiLa Madonna seduta è raffigurata in atto di contemplare il Bambino (perduto: era probabilmente disteso sulle ginocchia della Madre). Il mantello, sul quale rimangono ancora tracce di cromia azzurre, scende dalle spalle, fin sulle ginocchia, formando ampie pieghe sotto i gomiti e sulle ginocchia; la veste, stretta in vita da un nastro annodato,ha una scollatura rettangolare il cui profilo si intreccia con una sorta di collana cesellata. Il volto della Vergine è regolare nei lineamenti e l'espressione è composta, assorta. Le lunghe chiome si arricciolano lungo le spalle, coperte da un velo. Di grande effetto plastico sono le ginocchia, sottolineate da panneggi ricchi, voluminosi.Madonna Orante
notizie storico-criticheQuesta scultura è stata pubblicata dal Moretti (1968; 1971) che l'ha datata alla fine del XV secolo e l'ha riferita alla cerchia di Silvestro dell'Aquila. Questo riferimento non sembra sostenibile, però, sulla base di un confronto con il gruppo di opere collegate al maestro o alla sua bottega; all'opera in esame, inoltre, sembra più confacente una datazione un poco più tarda. Una attribuzione avanzata è quella di una collaborazione tra Saturnino Gatti e Silvestro dall'Aquila. Tropea, nel 2001 la definisce così: " Innegabilmente i valori plastici, mirabilmente raccordati in compiuta sintesi nell'esile figuretta della Vergine, tutta raccolta nelle ridotte dimensioni della scultura, che assume nel volto un'espressione meditativa, nobilmente assorta e vagamente intrisa di una vena di malinconico intimismo, stanno a sottendere l'autorevolezza di un elevato concetto figurativo, trasfuso in un'esecuzione magistrale che si ritiene di poter attribuire alla mano di Saturnino Gatti.” Tuttavia Lucia Arbace, (2012), sostiene che" si fa un po’ fatica a riconoscere nel modellato tanto nervoso e sgembo evidenziato da questa scultura, il forte carattere di Saturnino scultore, vigoroso e plastico ma anche geniale e armonioso nella restituzione dei sentimenti". Pertanto, attualmente, è attribuita alla bottega del Maestro.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Abruzzo, AQ, L'Aquila, Spoltore
bibliografiaMORETTI, M.( 1968)141; Moretti M.( 1971)134; R. CANNATA’( 1981)n.41; BOLOGNA F.( 2001)372-373; Terra Madre Abruzzo( 2010)25; L. ARBACE,( 2012)p.93
definizionescultura
denominazioneMadonna orante
regioneAbruzzo
provinciaL'Aquila
comuneL'Aquila
indirizzovia Colecchi, 1
ente schedatoreS107
ente competenteS107
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Santamaria P.; Funzionario responsabile: Tropea C.; Trascrizione per informatizzazione: Consorzio IRIS (l. 84/90) (1990); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Ludovici E. (2005), Referente scientifico: .; Giancola A. (2013), Soprintendenz
anno creazione1985
anno modifica2005; 2013
latitudine42.352690
longitudine13.403752

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