Invernomuto.net

Ho realizzato questo sito per rendere disponibile alla consultazione questa mole enorme di dati altrimenti difficilmente consultabili :)

Opera d'arte Leggenda di Medea (fronte) a Mantova

L'opera d'arte Leggenda di Medea (fronte) - codice 03 00152425 si trova nel comune di Mantova, capoluogo dell'omonima provincia
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalesarcofago, frammento
soggettoLeggenda di Medea (fronte)
tipo schedaOA_3.00
codice univoco03 00152425
localizzazioneItalia, Lombardia, MN, Mantova
datazionesec. II secondo quarto; 125 - 149 [analisi stilistica]
ambito culturalearte romana(analisi stilistica)
materia tecnicamarmo/ scultura/ trapanatura
misurecm, alt. 65.8, lungh. 230.5, sp. 12
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiFronte di sarcofago, rettangolare con profilo sporgente in basso e orlo superiore a listello, parzialmente rotto. Diviso in due parti poi ricongiunte. Orlo superiore rotto in parte. La figura di Medea che sta per uccidere i figli è acefala. Teste corrose. Rilavorata la metà di sinistra; per la spalline della kline vi è l'ipotesi sia stata sostituita ad una figura ritenuta incongruente.Personaggi: Medea; Giasone; Creusa; Creonte. Personificazioni: Genio. Figure: (Medea) bambini (2); nutrice; scudiero. Abbigliamento: (Giasone) clamide; mantello; (Genio) exomis; (Creusa) chitone; himetion; diadema; peplo; (nutrice) mantello; cuffia; (Creonte) tunica; mantello. Oggetti: fiaccola; dittico. Mobilia: kline. Fiori: teste di papavero. Quattro elementi: fiamme. Sculture: erma dionisiaca. Armi: spada. Attività umane: gioco della palla. Animali fantastici: draghi. Mezzi di trasporto: carro.
notizie storico-criticheIl rilievo, costituente in origine il fronte di un sarcofago, riporta le fasi salienti del dramma di Medea. La prima parte della storia raffigurata segue lo schema dei sarcofagi con questo tipo di soggetto; la seconda parte presenta invece alcune variazioni. Davanti alla porta del talamo sta Giasone, col mantello abbassato sui fianchi, mentre i suoi due figlioletti mandati da Medea recano a Creusa (Glauce per Levi ) il diadema e il peplo avvelenati. Dietro loro sta il Genio, in exomis, che presiede alle nozze ferali, col capo reclinato, in mano la fiaccola rivolta a terra e due teste di papavero piene di semi. Creusa, seduta sulla kline nuziale in leggero chitone e himation sulle ginocchia, ascolta la vecchia nutrice abbigliata con mantello e cuffia; in terra è un dittico aperto. Creusa ha indossato i doni e sta per abbattersi in preda alle fiamme. Il vecchio padre Creonte, in tunica e mantello, assiste alla scena prima di gettarsi e morire sul corpo di lei, mentre il suo scudiero racconta l'atroce evento a Giasone, vestito di clamide e ancora ignaro. Un'erma dionisiaca separa dalla scena successiva: Medea brandisce la spada contro i figli che giocano a palla e poi sul carro tirato da draghi, mandato da Helios, parte per Atene con i cadaveri dei figli. L'opera appartiene ad una serie di altri sarcofagi, con lo stesso tema di raffigurazione, di derivazione tardoellenistica. Rispetto a questi altri rilievi, il presente è considerato l'esemplare più antico. Notevole per la composizione, le armoniche proporzioni, la ricchezza dei panneggi. Una replica, un po' più tarda, si trova a Roma al Museo Nazionale Romano. La scena di destra, la più drammatica, è molto coloristica, anche per il maggior uso del trapano; la parte di sinistra è di ispirazione più classica. Provien probabilmente da Roma. La metà di sinistra, coperta di calce per darle forma ovale, fu murata su una porta della corte di Mantova ( galleria degli Specchi ). La metà di destra era alla villa Favorita, sopra una porta della loggia destra verso il giardino. I due pezzi pervennero al Museo dell'Accademia nel 1774-75 dove furono riuniti. Così ricomposto il fronte fu trasferito al Palazzo degli Studi nel 1784 (circa). Poi a Palazzo Ducale a seguito della Convenzione del 1915 tra Comune di Mantova e Stato Italiano.
altra localizzazioneluogo di deposito: Italia, Lombardia, MN, Mantova; luogo di deposito: Italia, Lombardia, MN, Mantova; luogo di deposito: Italia, Lombardia, MN, Mantova; luogo di deposito: Italia, Lombardia, MN, Mantova
bibliografiaLevi A.( 1931)pp. 90-91, n. 189; Sichtermann H./ Koch G.( 1975)p. 41, n. 37; Musso L.( 1981)pp. 138-143, n. 38
definizionesarcofago
regioneLombardia
provinciaMantova
comuneMantova
ente schedatoreS23
ente competenteS23
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Tamassia A. M.; Funzionario responsabile: Trevisani F.; Trascrizione per informatizzazione: Padrin M. (2009); Aggiornamento-revisione: Rodella G. (2009), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Montanari E. (2009), Referente sc
anno creazione2009
anno modifica2009; 2009

oppure puoi cercare...