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Opera d'arte lapidazione di Santo Stefano/ Santo Stefano di Morandini Francesco detto Poppi (1544 ca./ 1597), a Firenze

L'opera d'arte lapidazione di Santo Stefano/ Santo Stefano di Morandini Francesco detto Poppi (1544 ca./ 1597), - codice 09 00291759 di Morandini Francesco detto Poppi (1544 ca./ 1597), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in chiesa, Chiesa di Orsanmichele o S. Michele in Orto, Via Orsanmichele, 7, lato nord, pilastro addossato alla parete fra la prima e la seconda campata, faccia est
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettolapidazione di Santo Stefano/ Santo Stefano
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00291759
localizzazioneITALIA, Toscana, FI, FirenzeVia Orsanmichele, 7
contenitorechiesa, Chiesa di Orsanmichele o S. Michele in Orto, Via Orsanmichele, 7, lato nord, pilastro addossato alla parete fra la prima e la seconda campata, faccia est
datazionesec. XVI ; 1570 (post) - 1575 (ante) [analisi stilistica]
autoreMorandini Francesco detto Poppi (1544 ca./ 1597),
materia tecnicatavola/ pittura a olio
misurecm, alt. 290, largh. 85,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticitavola culminante a centina trilobataSoggetti sacri. Personaggi: Santo Stefano. Figure maschili: uomini; aguzzini. Attributi: (Santo Stefano) palma; libro; aureola. Abbigliamento: dalmatica; armatura; tuniche. Strumenti del martirio: pietre. Armi: lance; scudi; scuri. Animali: cane; cavallo. Paesaggi: montagne; nuvole; sole. Decorazioni: foglie d'acanto. Architetture: tabernacolo.
notizie storico-criticheLa tavola rappresenta Santo Stefano, protettore dell’Arte della Lana; nella scena inferiore è raffigurato il suo martirio. Per il Bocchi l’opera è riferibile al Fei detto il Barbiere od al Poppi. Attribuzione quest’ultima, confermata da tutta la critica successiva eccetto che dal Bargellini che ha identificato il Santo come Lorenzo e lo ha attribuito alla scuola del Vasari. L’opera è stilisticamente vicina alla cerchia degli artisti che operarono nello studiolo di Francesco I a Palazzo Vecchio, soprattutto la predella che col suo clima notturno ricco di bagliori ricorda i modi nordici dello Stradano. Tali caratteri stilistici ci fanno propendere per una datazione intorno al 1570. Il dipinto è ricordato dal 1770 sulla parete ovest della chiesa.
altra localizzazioneluogo di deposito: ITALIA, Toscana, FI, Firenze
altre attribuzioniVasari G., scuola di
bibliografiaBocchi F./ Cinelli Calvoli G.( 1677)p. 70; Richa G.( 1754-1762)V. I, p. 26; Poggi G.( 1895)p. 82; Kirchen Florenz( 1940-1954)V. IV, p. 505, 555 n. 188; Bargellini P.( 1969)p. 69; Artusi L./ Gabbrielli S.( 1973)p. 52, n. 24
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoVia Orsanmichele, 7
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Battista L.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: Tori L. (2011)
anno creazione1989

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