Invernomuto.net

Ho realizzato questo sito per rendere disponibile alla consultazione questa mole enorme di dati altrimenti difficilmente consultabili :)

Opera d'arte La Trinità, S. Giovanni di Matha e S. Felice di Valois di Avellino Onofrio (1674/ 1741), a Roma

L'opera d'arte La Trinità, S. Giovanni di Matha e S. Felice di Valois di Avellino Onofrio (1674/ 1741), - codice 12 00428589 di Avellino Onofrio (1674/ 1741), si trova nel comune di Roma, capoluogo dell'omonima provincia sita in chiesa, parrocchiale, Chiesa di S. Maria delle Grazie alle Fornaci, Piazza di S. Maria delle Fornaci, 30, transetto destro, altare
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettoLa Trinità, S. Giovanni di Matha e S. Felice di Valois
tipo schedaOA_3.00
codice univoco12 00428589
localizzazioneItalia, Lazio, RM, RomaPiazza di S. Maria delle Fornaci, 30
contenitorechiesa, parrocchiale, Chiesa di S. Maria delle Grazie alle Fornaci, Piazza di S. Maria delle Fornaci, 30, transetto destro, altare
datazionesec. XVIII ; 1737 (ca.) - 1737 (ca.) [bibliografia; analisi stilistica]
autoreAvellino Onofrio (1674/ 1741),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 500, largh. 250,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero dell'Interno, Fondo Edifici di Culto (F.E.C.)
dati analiticiNR (recupero pregresso)Personaggi: Dio Padre; Gesù Cristo; S. Giovanni di Matha; S. Felice di Valois; Figure: angeli; Simboli: colomba.
notizie storico-criticheIl dipinto, opera di Onofrio Avellino, pittore napoletano, può datarsi intorno al 1737 contestualmente alla realizzazione dell'altare. L'artista, allievo e amico del Solimena a Napoli, e prima ancora nella bottega di Luca Giordano, si trasferì a Roma intorno al 1715 e vi operò fino alla morte avvenuta nel 1741, eseguendo diverse pale per le chiese della città e della provincia. Il dipinto in esame é una delle ultime commissioni da lui realizzate, come indica anche la prevalenza dei toni più chiari rispetto al suo stile consueto, dominato da netti contrasti chiaroscurali.La composizione unisce le due visioni di S. Giovanni di Matha e di S. Felice di Valois, fondatori dell'Ordine dei Trinitari: il primo ebbe in sogno la visione di un angelo in atto di liberare due schiavi incatenati; si allude così al principale compito dei padri Trinitari, impegnati nella liberazione e cristianizzazione degli schiavi. Il secondo santo ebbe la visione di un cervo con la croce tra le corna. Nella parte alta del dipinto si raffigura la Trinità protettrice dell'ordine, mentre il vascello nello sfondo allude probabilmente ad un miracolo di S. Giovanni di Matha: nel corso di una spedizione per la liberalizzazione degli schiavi, il santo sostituì con le sue vesti le vele della nave, danneggiate dai negrieri e pregò il Signore per ricevere il vento favorevole per raggiungere il porto. La cornice, lacunosa in più punti e probabilmemte coeva al dipinto, é assai elaborata nelle decorazioni floreali, in particolar modo, una ricca ghirlanda di fiori sovrasta la parte superiore.
bibliografiaDe Santi C.( 1903)p. 51; Caiola A. F.( 1970)p. 51
definizionedipinto
regioneLazio
provinciaRoma
comuneRoma
indirizzoPiazza di S. Maria delle Fornaci, 30
ente schedatoreS50
ente competenteS50
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Ginzburg S.; Funzionario responsabile: Gigli L.; Trascrizione per informatizzazione: Zizzi S. (2005); Aggiornamento-revisione: Zizzi S. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Pellegrineschi P. (2006), Referent
anno creazione1992
anno modifica2005; 2006
latitudine41.897923
longitudine12.455174

oppure puoi cercare...

  • opere d'arte nel comune di Roma
  • opere d'arte nella provincia di Roma
  • opere d'arte nella regione Lazio