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Opera d'arte Iolanda di Monferrato di Cacciatori Benedetto (1794/ 1871), a Agliè

L'opera d'arte Iolanda di Monferrato di Cacciatori Benedetto (1794/ 1871), - codice 01 00036334 di Cacciatori Benedetto (1794/ 1871), si trova nel comune di Agliè nella provincia di Torino sita in castello, museo, Castello Ducale, NR (recupero pregresso), Primo piano nobile, Appartamento Reale, Sala di pittura: parete sinistra
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bene culturalescultura, opera isolata
soggettoIolanda di Monferrato
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00036334
localizzazioneItalia, Piemonte, TO, AglièNR (recupero pregresso)
contenitorecastello, museo, Castello Ducale, NR (recupero pregresso), Primo piano nobile, Appartamento Reale, Sala di pittura: parete sinistra
datazionesec. XIX secondo quarto; 1825 (post) - 1843 (ante) [analisi stilistica; documentazione bibliografia]
autoreCacciatori Benedetto (1794/ 1871),
materia tecnicagesso/ modellatura
misurealt. 22.5, largh. 58, prof. 16,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiIolanda è distesa ad occhi chiusi con il capo appoggiato su un cuscino e le mani giunte al petto. Indossa un abito medievale. In origine nel bozzetto era compreso anche un cane, ai piedi della donna.Personaggi: Iolanda di Monferrato.
notizie storico-criticheLa figura femminile sdraiata con le mani giunte costituisce il modello in terracotta per la statua di Jolanda di Monferrato eseguita da Benedetto Cacciatori e dalla sua cerchia per ornare il mausoleo eretto con questo titolo nell'abbazia di Altacomba, tra il coro e la cappella di San Michele, a pendant di quello del marito Aimone di Savoia (cfr. J. L. Cot, Notice sur la Royale Abbaye d'Hautecombe, Chambéry 1836, II° ed. p. 46; cfr. M. G. Vertova, Benedetto Cacciatori e la committenza Savoia, tesi di laurea in Lettere Moderne, Facoltà di Lettere e Filosofia, Università di Pavia, 1994-1995). Nel 1824 infatti, a Milano, fu indetto un concorso per lavori nell'Abbazia di Altacomba, luogo di sepoltura degli antichi duchi di Savoia, voluto dal Re Carlo Felice, intenzionato a restaurare il complesso danneggiato dai francesi. Sul tema della "Pietà", svolto in bozzetto, Benedetto Cacciatori ebbe la meglio ed ottenne la commissione nella quale coinvolse anche il padre Ludovico, che nel 1825 era già sul luogo, e il fratello Candido (cfr. Sculture a Carrara. Ottocento, Carrara 1993, p. 156). Il bozzetto in terracotta deriva la propria invenzione da preesistenti modelli statuari conservati nella chiesa abbaziale di Hautecombe e resi noti attraverso le incisioni pubblicate da S. Guichenon nella sua Histoire généalogique de la royale Maison de Savoie, Lione 1660. A queste incisioni Cacciatori dovette ispirarsi modellando l'immagine in esame. L'opera proviene dalle originarie collezioni dei Duchi di Genova ma è riconoscibile negli inventari del castello solo a partire dal 1964, quando è registrata al numero 2675 al secondo piano nobile, nella Galleria degli Uccelli: <>. Tra il dicembre 1979 e il marzo 1980, in occasione della mostra Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna/ 1773-1861, la scultura è stata sottoposta ad un'operazione di pulitura.
bibliografiaCot J.L.( 1836)p. 46; Castelnuovo E./ Rosci M.( 1980)v. II, pp. 568-570; Vertova M.G.( 1995); Biancolini D./ Gabrielli E.( 2001)pp. 82, 102 nota 488
definizionescultura
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneAgliè
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Assandria V.; Funzionario responsabile: Ragusa E.; Trascrizione per informatizzazione: Manchinu P. (2002); Aggiornamento-revisione: Manchinu P. (2002), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Rocco A. (2006), Referente
anno creazione1990
anno modifica2002; 2006
latitudine45.366166
longitudine7.775800

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