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Opera d'arte incontro di Cristo e i discepoli sulla via di Emmaus di Veli Benedetto (1564/ 1639), a Firenze

L'opera d'arte incontro di Cristo e i discepoli sulla via di Emmaus di Veli Benedetto (1564/ 1639), - codice 09 00037792 di Veli Benedetto (1564/ 1639), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in monastero, vallombrosano, Monastero di S. Michele a S. Salvi, Chiesa e monastero di S. Michele a S. Salvi, via di S. Salvi, 43, Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto, depositi
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bene culturaledipinto
soggettoincontro di Cristo e i discepoli sulla via di Emmaus
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00037792
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenzevia di S. Salvi, 43
contenitoremonastero, vallombrosano, Monastero di S. Michele a S. Salvi, Chiesa e monastero di S. Michele a S. Salvi, via di S. Salvi, 43, Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto, depositi
datazionesecc. XVI/ XVII ; 1590 (ca.) - 1620 (ca.) [analisi stilistica]
autoreVeli Benedetto (1564/ 1639),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurecm., alt. 235, largh. 177,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Personaggi: Cristo. Figure: pellegrini. Abbigliamento: veste; cappello; mantello; borsa. Oggetti: bastoni. Animali: cane. Paesaggi.
notizie storico-criticheInventariata (1881 e 1890) come opera di scuola fiorentina del XVII secolo,Turrini nel 1974/1975 la colloca nell'ambiente del Poccetti, datandola tra la fine del XVI e gli inizi del XVII secolo. Se sono ravvisabili lontani echi della pittura di Pier Francesco Foschi, individuati dalla dott.sa Angela Acordon, nella fisionomia del Cristo e nella diposizione lambiccata dei bastoni nello spazio, essi lo sono soprattutto nella misura in cui Foschi, nella tarda attività, rileggeva le opere di Andrea del Sarto e del Sogliani nella ricerca di quella pittura "purista", "senza errori" e di devota religiosità che percorre il XVI secolo e che negli ultimi decenni trova voce nelle opere "riformate" di Santi di Tito e della sua cerchia. A questa temperie è infatti da riferire quest'opera, databile tra la fine del '500 e gli inizi del '600. Come mi ha suggerito la dott.sa Elisa Acanfora la tela è molto vicina ai lavori di Benedetto Veli per impaginazione, trattamento dei panneggi e per certi spunti ritrattistici nei volti dei pellegrini. Il quadro raffigura l'incontro di Cristo con due pellegrini sulla via di Emmaus (cfr. per l'iconografia Museo Civico, 1990, f. p. 139). Da notare che per meglio connotare le due figure dei pellegrini, e quindi per meglio essere riconosciute dal popolo dei fedeli, queste hanno gli attributi dei due santi protettori dei pellegrini stessi: San Rocco (cane e bastone) e San Giacomo il Maggiore (bastone, bisacca, conchiglia).
bibliografiaMuseo Civico( 1990)pp. 133, 139
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzovia di S. Salvi, 43
ente schedatoreS17
ente competenteS417
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Turrini S.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: Agresti R. (1994), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1975
anno modifica1994; 2006
latitudine43.803968
longitudine11.275909

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