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Opera d'arte Immacolata Concezione a Pacentro

L'opera d'arte Immacolata Concezione - codice 13 00035913 si trova nel comune di Pacentro nella provincia di L'Aquila
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bene culturaledipinto
soggettoImmacolata Concezione
tipo schedaOA_3.00
codice univoco13 00035913
localizzazioneItalia, Abruzzo, AQ, Pacentro
datazionesec. XVII ; 1602 - 1602 [data]
ambito culturaleambito Italia centrale(analisi stilistica)
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 600, largh. 450,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiAl centro della tela, a figura intera, è la Vergine sospesa tra nuvole raffigurata nell'atto iconografico ricorrente, vestita in abito rosso e manto azzurro. Superiormente emerge da una nuvola il Dio benedicente. Figure di angeli e putti contornano la Vergine e Dio; tra queste emerge a destra un personaggio femminile, a sinistra una figura maschile. Nella metà inferiore della tela un affollamento di personaggi rappresentanti i Padri della Chiesa: a destra in primo piano S. Girolamo, S. Tommaso, S. Augusto, S. Giovanni, S. Anselmo, S. Cirillo e Santo vescovo, a sinistra in primo piano S. Andrea, S. Gregorio, S. Domenico, S. Ambrogio, S. Basilio, S. Cipriano e il francescano Duns Scotus. Al centro in basso S. Francesco con il crocifisso tra le mani, dietro di lui un calice con la data dell'opera e un piccolo stemma raffigurante un albero. Tra i due gruppi di personaggi si intravede in lontananza un paesaggio. La tela è racchiusa in una cornice lignea dorata che presenta sulla (n)NR (recupero pregresso)STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: stemma, Qualificazione: religioso, Posizione: in basso al centro, Descrizione : albero frondoso,
notizie storico-criticheDall'inventari redatto in occasione della soppressione del convento è menzionata per la prima volta la suddetta tela. ' opera datata 1602, di autore ignoto che secondo la tradizione orale (com. or. Don Giuseppe Lepore) fuggiasco, trovò in Pacentro rifugio e si suole identificarlo nel personaggio raffigurato in alto a sinistra e corrispondente a lui; a destra, la figura della donna amata. L'opera presenta una particolarità, infatti il dogma della Concezione fu riconosciuto dalla chiesa solo nel 1800; duecento anni dopo la realizzazione di codesta opera, la cosa è spiegabile forse con la particolare devozione dell'Ordine francescano nei confronti della SS. Concezione, devozione dovuta grazie soprattutto all'opera fatta dal frate Tedesco Duns Scotus, rappresentato tra i personaggi, in difesa di tale culto (com. or. Don Giuseppe Lepore). Degna di nota è la figura di S. Andrea che torna nelle stesse tonalità di colore e di monumentalità della Trasfigurazione di Raffaello (cfr. Fabbri Editore, 1984) da cui si differenzia solo nel modo di sostenere il Testo biblico. Il personaggio (cfr. C. Tollis, 1979) potrebbe essere opera dello Spranger (1546-1611) (cfr. Fabbri Editore, 1984) arrivato a Roma nel 1567 dove entrò a contatto con la scuola raffaellesca, le cui caratteristiche si ritrovano anche nel S. Girolamo; la loro esuberanza compositiva, il plasticismo, la monumentalità e la tonalità di colore mettono, però, in dubbio che l'esecuzione della tela si dovuta ad un unico autore in quanto le altre figure sono di più modesta esecuzione.
bibliografiaStoria Universale( 1984)v. IV p. 271; De Stefanis P.( 1853)v. XVI; Santili R.( 1976)p. 76; Tollis C.( 1979)pp. 80-82
definizionedipinto
regioneAbruzzo
provinciaL'Aquila
comunePacentro
ente schedatoreS22
ente competenteS107
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Balassone F.; Funzionario responsabile: Tropea C.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Ludovici E. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1985
anno modifica2005

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