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Opera d'arte giustizia/ San Felice/ San Fortunato di Ercole di Jacobello del Fiore (ante 1439/ 1484), a Chioggia

L'opera d'arte giustizia/ San Felice/ San Fortunato di Ercole di Jacobello del Fiore (ante 1439/ 1484), - codice 05 00361159 di Ercole di Jacobello del Fiore (ante 1439/ 1484), si trova nel comune di Chioggia nella provincia di Venezia sita in chiesa, sconsacrata, Convento di S. Francesco fuori le Mura (ex), monastero di San Francesco Fuori le Mura, piazza Marconi, Museo Civico della Laguna Sud, collezione Civica, deposito
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bene culturalepala d'altare
soggettogiustizia/ San Felice/ San Fortunato
tipo schedaOA_3.00
codice univoco05 00361159
localizzazioneItalia, Veneto, VE, Chioggiapiazza Marconi
contenitorechiesa, sconsacrata, Convento di S. Francesco fuori le Mura (ex), monastero di San Francesco Fuori le Mura, piazza Marconi, Museo Civico della Laguna Sud, collezione Civica, deposito
datazionesec. XV ; 1436 - 1436 [data]
autoreErcole di Jacobello del Fiore (ante 1439/ 1484),
materia tecnicatavola/ pittura a tempera
misurecm., alt. 65, largh. 100,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Chioggia
dati analiticiPersonaggi: Giustizia; San Felice; San Fortunato.NR (recupero pregresso)STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: stemma, Qualificazione: civile, Identificazione: Chioggia, Posizione: sulla cornice, Descrizione : Leone rosso rivoltato in campo argento.,
notizie storico-criticheL'opera fu ordinata a Chioggia da Felice Olivotti, come riporta l'iscrizione, probabilmente ridipinta in questo secolo, sulla parte inferiore della tavola. Proprietaria di saline dalla seconda metà del Trecento, la famiglia Olivotti era tra le più antiche della città. I suoi membri hanno rivestito cariche civili in più occasioni: la stessa iconografia della Giustizia tra Santi protettori rimanda ad un ruolo istituzionale legato all'amministrazione della legge. Un evidente divario stilistico esiste tra lo stile sommario delle vesti e la cura dei volti, tanto da far supporre due diverse mani: produzione di bottega per le vesti, opera dell'artista per i volti. In passato il trittico era inserito nel catalogo di Iacobello del Fiore. Il sospetto insinuato da Pallucchini e Longhi circa lo scadimento della vis espressionistica di Iacobello in quest'opera e la contemplata possibilità che potesse trattarsi di un prodotto di bottega vennero confermati definitivamente da Volpe. Huter inserisce la tavola in un nutrito gruppo di opere che fino ad allora erano state assegnate a Iacobello e che egli attribuisce alla mano di una personalità da lui definita maestro di Ceneda. Chiappini di Sorio propone di scorporare dal gruppo collazionato da Huter alcune opere da inserire nel catalogo di Ercole dal Fiore, figlio adottivo di Iacobello. La cornice è stata ricostruita in stile gotico in occasione del restauro del 1923.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Veneto, VE, Chioggia
altre attribuzioniIacobello del Fiore
committenzaFelice Olivotti (1436)
bibliografiaBullo C.( 1872)p. 16; Bullo C.( 1881)p. 69; Lorenzetti G.( 1926)p. 839; Tiozzo I.( 1926)p. 43; Berenson B.( 1932)p. 270; Pallucchini R.( 1950)p. 14; Coletti( 1953)p. 12; Volpe C.( 1958)p. 284; Huter C.( 1973)p. 26; Sponza S.( 1986)pp. 153-156; Merkel E.(
definizionepala d'altare
regioneVeneto
provinciaVenezia
comuneChioggia
indirizzopiazza Marconi
ente schedatoreS72
ente competenteS101
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Boscolo M.; Funzionario responsabile: Spadavecchia F.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Piermatteo V. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2002
anno modifica2006
latitudine45.216084
longitudine12.277443

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