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Opera d'arte Giove di Tadolini Giulio (1849/ 1918), a Vercelli

L'opera d'arte Giove di Tadolini Giulio (1849/ 1918), - codice 01 00205946 di Tadolini Giulio (1849/ 1918), si trova nel comune di Vercelli, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Palazzo Borgogna già Ferrero, Via Antonio Borgogna, 6/8, Museo Francesco Borgogna, giardino grande
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bene culturalebusto, opera isolata
soggettoGiove
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00205946
localizzazioneItalia, Piemonte, VC, VercelliVia Antonio Borgogna, 6/8
contenitorepalazzo, Palazzo Borgogna già Ferrero, Via Antonio Borgogna, 6/8, Museo Francesco Borgogna, giardino grande
datazionesec. XIX seconda metà; 1850 (post) - 1899 (ante) [documentazione]
autoreTadolini Giulio (1849/ 1918),
materia tecnicabronzo/ fusione
misurealt. 105, largh. 55, prof. 40,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico non territoriale, Fondazione Museo F. Borgogna
dati analiticiIl busto è collocato su un sostegno in pietra e sezione rettangolare con elementi a voluta in corrispondenza dell'altezza. La divinità è rappresentata frontale con la chioma fluente che ricade sulle spalle e la barba ordinata in riccioli simmettrici. Sulla spalla si intravede un manto drappeggiato.Soggetti profani. Divinità: Giove.
notizie storico-criticheIl busto è copia dell'opera in marmo conservata a Roma nel Museo Pio-Clementino. L'originale, rinvenuto ad Otricoli durante gli scavi degli anni 1781-1782, nel 1783 fu restaurato da Giovanni Pierantoni; un calco dell'opera fu acquistato da Goethe, innamoratosi dell'opera dalla lunga fortuna critica; forse costituiva parte della statua di culto del Capitolium di Otricoli. Secondo alcuni studiosi si tratta di una copia romana della seconda metà del I sec. a. C. da originale greco della seconda metà del IV sec. a. C, secondo altri di copia di età giulio-claudia (sec. I d.C.), (Spinola G. Il Museo Pio Clementino 2. La Galleria delle statue, la Sala dei busti, il Gabinetto delle maschere, la Loggia scoperta, la Sala delle Muse, la Sala Rotonda e la Sala a croce greca, Città del Vaticano, 1999, pp. 247-248, figg. 40-41). Riguardo all'autore delle copie, dalle indicazioni presenti nell'inventario, è possibile ipotizzare che si tratti di un membro della famiglia dei Tadolini, il cui capostipite, Adamo (Bologna, 1788-Roma, 1868) fu uno degli allievi prediletti di Antonio Canova. Suo figlio Scipione (Roma, 1822-1892), suo nipote Giulio (Roma, 1849-1918) ed il figlio di quest'ultimo, Enrico (Roma, 1888-1938/ante), si dedicarono tutti con buon successo alla scultura nella capitale. Purtroppo, dai profili biografici dei dizionari specializzati non è stato possibile riconoscere chi di loro avesse ricevuto il titolo di commendatore ricordato negli inventari del Borgogna (Thieme U-Becker F. Kunslter Lexicon, Leipzig, 1938, vol. 32, pp. 398-400; Vicario V. Gli scultori italiani dal Neoclassicismo al Liberty, Lodi, 1990, pp. 601-604).
bibliografiaThieme U./ Becker F.( 1938)v. 32, pp. 398-400; Vicario V.( 1990)pp. 601-604; Spinola G.( 1999)pp. 247-248
definizionebusto
regionePiemonte
provinciaVercelli
comuneVercelli
indirizzoVia Antonio Borgogna, 6/8
rapportoRAPPORTO OPERA FINALE/ORIGINALE: Stadio opera: copia, Opera finale/originale:busto, Soggetto opera finale/originale: Giove, Autore opera finale/originale: produzione romana, Data opera finale/originale: , Collocazione opera finale/originale: RM/ Roma/ Mus
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Galli L.; Funzionario responsabile: Astrua P.; Trascrizione per informatizzazione: Facchin L. (2002); Aggiornamento-revisione: Facchin L. (2002), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Pivotto P. (2006), Referente sci
anno creazione1998
anno modifica2002; 2006
latitudine45.325625
longitudine8.426757

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