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Opera d'arte Giove stante con fulmine e aquila ai piedi a Modena

L'opera d'arte Giove stante con fulmine e aquila ai piedi - codice 08 00285638 si trova nel comune di Modena, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, comunale, Palazzo dei Musei, Palazzo dei Musei, largo Sant'Agostino, 337, Galleria Estense, cassetto 14
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bene culturalegemma
soggettoGiove stante con fulmine e aquila ai piedi
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00285638
localizzazioneITALIA, Emilia-Romagna, MO, Modenalargo Sant'Agostino, 337
contenitorepalazzo, comunale, Palazzo dei Musei, Palazzo dei Musei, largo Sant'Agostino, 337, Galleria Estense, cassetto 14
datazionesecc. II/ III ; 100 ((?)) - 299 ((?)) [analisi stilistica; bibliografia]; secc. XVI/ XVII ; 1500 ((?)) - 1699 ((?)) [analisi stilistica]
ambito culturaleproduzione romana(analisi stilistica)produzione italiana(analisi stilistica)
materia tecnicacalcedonio/ intaglio
misuremm, largh. 10, lungh. 12, sp. 3
condizione giuridicaproprietà Stato, Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico e Etnoantropologico di Modena e Reggio Emilia
dati analiticiCalcedonio beige traslucido o corniola?. Forma ellittica; Zwierlein-Diehl 8. Giove stante di tre quarti verso d, con la testa di profilo a d., nudo; la gamba d. è flessa, l'anca s. è spostata in fuori; nella mano d. tieno lo scettro appoggiato all'avambraccio; nella mano s. protesa, il fulmine; ai suoi piedi, un'aquila di tre quarti verso d., con la testa retrospiciente. Linea di base.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheLa raffigurazione è riconducibile al tipo iconografico di Zeus-Giove stante con scettro e fulmine. Rispetto allo schema canonico essa si differenzia però per il diverso modo di tenere lo scettro, che qui viene imbracciato, mentre in genere esso è ritto a terra ed il dio vi si sorregge con il braccio piegato ad angolo retto verso l'alto. Manca inoltre anche l'himation, che di solito ricade dalla spalla del braccio che regge lo scettro. Non si può dunque escludere del tutto una realizzazione in età moderna, considerata anche l'estrema sommarietà dell'intaglio e la generale impostazione della figura, caratterizzata da un forte spostamento in fuori dell'anca della gamba di appoggio. Per quanto riguarda il tipo iconografico di riferimento (Juppiter Tonans), piuttosto diffuso nella glittica romana, cfr. Sena Chiesa 1966, pp. 95-96, tav. I, n. 20 (diaspro rosso); AGDS I/3, München, tavv. 295-296, n. 3006 (p. vitrea miele), n. 3007 (p. vitrea marrone), n. 3008 (p. vitrea gialla), n. 3009 (p. vitrea ocra), n. 3010 (p. vitrea marrone), n. 3011 (p. vitrea nero-marrone); AGDS III, Braunschweig, tav. 15, n. 117 (prasio, I sec. a. C.-I sec. d.C.); AGDS III, Goettingen, tav. 49, n. 237 (p. vitrea incolore, I sec. a.C.); AGDS IV, Hannover, tav. 187, n. 1357 (corniola, II sec. d.C.); AG Wien I, tav. 67, n. 399 (corniola, fine I sec. a.C., "Italischer Klassizismus": più stella e crescente lunare); AG Wien II, tav. 3, n. 570 (p. vitrea incolore, I sec. d.C.); tav. 55, n. 959 (p. vitrea bruno-miele, II-III sec. d.C.: racchiuso entro corona); Mandrioli Bizzarri 1987, p. 97, n. 164 (corniola, II sec. d.C.); Dembski 2005, p. 56, tav. 4, n. 32 (sardonice, II/III sec. d.C.).
bibliografiaScalini M./ Giordani N.( 2010)p. 58, n. 5.24
definizionegemma
regioneEmilia Romagna
provinciaModena
comuneModena
indirizzolargo Sant'Agostino, 337
ente schedatoreS28
ente competenteS28
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Tarpini R.; Funzionario responsabile: Giordani N.; Aggiornamento-revisione: Biondi M. (2012), Referente scientifico: Giordani N.;
anno creazione2007
anno modifica2012
latitudine44.646037
longitudine10.934481

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