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Opera d'arte giovani amanti a Firenze

L'opera d'arte giovani amanti - codice 09 00006088 si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, P.za Pitti, 1, Museo delle Porcellane
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bene culturalescultura
soggettogiovani amanti
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00006088
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzeP.za Pitti, 1
contenitorepalazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, P.za Pitti, 1, Museo delle Porcellane
datazionesec. XVIII ; 1769 (ca.) - 1769 (ca.) [fonte archivistica]
ambito culturalemanifattura di Sèvres(analisi stilistica)
materia tecnicabiscuit
misurealt. 19.5,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analitici'Biscuit'. Gruppo rappresentante un giovane uomo in piedi, rivestito di una corazza medioevale, che cerca di baciare un aragazza seduta in atteggiamento di difesa. In terra un canestro di fiori rovesciato e l'elmetto del cavaliere.Soggetti profani. Figure femminili: giovane donna. Figure maschili: giovane uomo. Attività umane: corteggiamento.
notizie storico-criticheCome gia indicato da Emile Bourgeois ('Le biscuit de Sèvres au XVIIIe siècle', I, pp. 62-3) il motivo del gruppo deriva da una scena della breve 'opéra-comique' 'La fèé Urgéle, ou ce qui plait aux dames', rappresentata per la prima volta alla corte francese di Fontainebleau il 26 ottobre 1765, e poi a Parigi il 4 dicembre dello stesso anno. La trama si svolge all'epoca del re Dagoberto, cioè nel VII secolo. Un giorno il cavaliere Roberto incontra la fata Urgèle che, travestita da bella contadina di nome Marton, sta raccogliendo fiori. Roberto la forza a baciarlo. In seguito viene punito. Ma dopo vari intrighi e complicazioni arriva il finale felice: Roberto sposa la fata. Il modello originale fu eseguito dal Falconet (vedi Chavagnac e Grollier, Histoire de Manifactures francaises de porcelaine, 1906, p. 272) e deve trattarsi di uno dei suoi ultimi lavori per la fabbrica di Sévres prima della sua partenza per la Russia nel luglio del 1766. Il gruppo appare nei protocolli della fabbrica solo verso la fine del 1767. Fu venduto al prezzo di 144 'livres'. Il gruppo a Palazzo Pitti proviene dal Palazzo di Colorno e appare nell'inventario del 1861, n. 2089: "Un gruppo di porcellana bianca rappresentante una signora a sedere con un ragazzo che l'abbraccia' (Parma, Archivio di Stato, Corti Borboniche di Lucca e di Parma, 723). Come detto all'inventario n. 1404, ricorrono vari gruppi in 'biscuit' tra le voci della fattura Testard di oggetti consegnati all corte di Parma nel 1769. Tra essi figura 'uno idem (cioè gruppo) de la fée Urgelle', al prezzo di 144 'livres'. Dai registri di vendita della fabbrica risulta che il Testard aveva comprato, il 4 febbraio 1769, tra la'ltro, due esemplari del gruppo al costo di 144 'livres' ciascuno, meno lo sconto del 9%. L'inventario Mobili Palazzo Pitti, 1860, n. 38099, cita (dall'inventario Molinari il 31.3.1870). L'inventario Molinari, 1866, n. 1754, cita: ('dal Real Palazzo di Piacenza').
altra localizzazioneluogo di provenienza: Emilia Romagna, PR, Colorno
definizionescultura
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoP.za Pitti, 1
ente schedatoreS17
ente competenteS417
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Tabakoff S.; Funzionario responsabile: Meloni S.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Morena F. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Morena F. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1972
anno modifica2006
latitudine43.765656
longitudine11.249350

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