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Opera d'arte giovane donna di Chessa Luigi (1898/ 1935), a Firenze

L'opera d'arte giovane donna di Chessa Luigi (1898/ 1935), - codice 09 00118113 di Chessa Luigi (1898/ 1935), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, P.zza Pitti, 1, Galleria d'Arte Moderna
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettogiovane donna
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00118113
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzeP.zza Pitti, 1
contenitorepalazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, P.zza Pitti, 1, Galleria d'Arte Moderna
datazionesec. XX ; 1930 - 1930 [documentazione]
autoreChessa Luigi (1898/ 1935),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurecm, alt. 75.5, largh. 62,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Figure: ragazza. Abbigliamento: veste bianca; cappello a cloche nero.
notizie storico-criticheIl quadro, eseguito probabilmente per la Biennale di Venezia del 1930, venne comprato dai commissari per gli acquisti della Galleria fiorentina, Ojetti e Maraini, contatti presi prima ancora dell'apertura dell'esposizione. In una lettera del 2 maggio 1930 infatti i commissari accennano alla volontà di acquistare per la Galleria "autori finora non rappresentati e soprattutto giovani", sottolineando le "eccezionali condizioni di costo" dovute alla scelta anticipata dei pezzi. Effettivamente il quadro di Chessa, posto in vendita a £. 6.000, come risulta dal cartellino dell'esposizione, fu acquistato a £. 3.500 (atto del 13 giugno 1930); insieme a esso venivano scelti e comprati "Lo straniero" di Felice Casorati e due quadri rispettivamente di Vagnetti e Donghi. Non tanto sulla scelta, abbastanza atipica per acquisti ufficiali, quanto sul procedere personalistico dei commissari in quell'occasione protestò con una lettera Galileo Chini, rappresentante dell'Accademia nella commissione. Definita da Ojetti e da Maraini "una mezza figura finissima nella modulatura dei grigi e dei rosa", l'opera si impone per la resa di una gamma madreperlacea diffusa che permea tutta la superficie di luce. Il senso di tersa leggerezza e di eleganza si accompagna ad una costruzione rigorosa del busto, chiuso nel pentagono spalle-braccia, per culminare nella piccola testa, non aneddotica ma riassunta con abbreviazioni orientaleggianti (gli occhi, la bocca e le guance appena indicate dal belletto), serrata nel volume chiuso del cappellino nero. L'influenza di Carena, sensibile soprattutto nel tocco delle pennellate accostate, l'ambiente torinese di Casorati e dei Sei, l'apertura verso le contemporanee esperienze francesi trovano nell'alta qualità di quest'opera il giusto punto di fusione; fuori da ogni aneddotica, la lettura rimanda immediatamente ad un'epoca, gli anni Trenta, e ad un modo di sentire la modernità in chiave lirica ed etica, tanto da motivare l'accostamento a prove di architettura di interno, come un doppio registro di europeismo, fattone con un famoso fotomontaggio da Persico in "Casabella".
bibliografiaOjetti U.( 1930); Nebbia U.( 1930); Bovero A.( 1965); Arte moderna( 1967)p. LIV, n. 1826
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoP.zza Pitti, 1
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Lamberti M. M.; Funzionario responsabile: Paolucci A.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Caldini R. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Caldini R. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1974
anno modifica2006
latitudine43.779926
longitudine11.245030

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