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Opera d'arte giglio, anfora, croce a Venezia

L'opera d'arte giglio, anfora, croce - codice 05 00577481 si trova nel comune di Venezia, capoluogo dell'omonima provincia
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalevera da pozzo, opera isolata
soggettogiglio, anfora, croce
tipo schedaOA_3.00
codice univoco05 00577481
localizzazioneITALIA, Veneto, VE, Venezia
datazionesecc. XIII-XIV ; 1225 (post) - 1360 (ante) [analisi stilistica]; sec. XIV ; 1300 (post) - 1399 (ante) [bibliografia]
ambito culturaleambito veneziano(contesto)
materia tecnicapietra d'Istria
misurecm, alt. 83, largh. 90, diam. 70,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticivera con corpo cilindrico alla base e quadrato alla sommità, con quattro archetti a tutto sesto poggianti su semicolonnine con capitelli e basi. Sotto gli angoli scantonati, vi sono invece archetti a sesto ribassato ed esternamente cuspidati. Alla base scorre uno zoccolo liscio e continuo. Il basamento sembra essere coevo alla vera ed è provvisto di quattro vaschette agli angoli. Sulle facce degli archi a tutto sesto vi sono due anfore biansate, alternate a un giglio e a una croce a stile patenteelementi architettonici
notizie storico-criticheproveniente, secondo le notizie riportate da Vucetich (sec. XIX), da una corte privata in fondamenta Ognissanti, non è emerso se la corte fosse quella di una famiglia o del convento della chiesa degli Ognissanti, demolito all'inizio del secolo scorso per realizzare un ospedale per malati cronici, l'attuale ospedale Giustinian, del quale è oggi di proprietà. Vere di questo tipo definite da Dorigo (2003) a capitello a porticato colonnato derivano oltre che dalla conformazione canonica del capitello, circolare alla base e quadrato all'abaco, più specificatamente, secondo le parole dello stesso dalla stilizzazione del porticato colonnato, reso essenziale con una struttura ad archi sospesi, talvolta collegati al terreno da sottile profilatura, come quella del caso in esame. Arricchitosi, sempre secondo Dorigo, fra l'inoltrato Duecento e gran parte del Trecento di decorazioni, come rosette, gigli e fioroni o stemmi indicanti il costruttore che poteva essere identificato sia con il proprietario che con il finanziatore della vera. La croce come quella qui scolpita, poteva essere indicativa di una probabile iniziativa ecclesiastica. Si ricorda che le vaschette sul basamento erano scolpite ad uso di cani e gatti.
bibliografiaMavian L.( 1977)V. -; p.-; n. 26; Dorigo W.( 2003)V. I; pp. 495-496; Rizzi A.( 1992)
definizionevera da pozzo
regioneVeneto
provinciaVenezia
comuneVenezia
provvedimenti tutelaDLgs n. 42/2004, artt. 10 e 13, comma 1, NR
ente schedatoreS161
ente competenteS161
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Ongaretto, Michela; Funzionario responsabile: Fumo, Grazia; Trascrizione per informatizzazione: Ippolito, Enrica (2015)
anno creazione2012

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