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Opera d'arte Ganimede di Lorenzi Battista detto Battista del Cavaliere (1527-1528/ 1594), a Firenze

L'opera d'arte Ganimede di Lorenzi Battista detto Battista del Cavaliere (1527-1528/ 1594), - codice 09 00289225 di Lorenzi Battista detto Battista del Cavaliere (1527-1528/ 1594), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in giardino, Giardino di Boboli, Palazzo Pitti, Piazza Pitti 1, Giardino di Boboli, giardinetto dotto il Kaffehaus
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalefontana monumentale, Fontana di Ganimede
soggettoGanimede
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00289225
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzePiazza Pitti 1
contenitoregiardino, Giardino di Boboli, Palazzo Pitti, Piazza Pitti 1, Giardino di Boboli, giardinetto dotto il Kaffehaus
datazionesec. XVI ; 1565 (post) - 1576 (ca.) [bibliografia]
autoreLorenzi Battista detto Battista del Cavaliere (1527-1528/ 1594),
materia tecnicamarmo bianco/ scultura
misurealt. 120,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiSu base quadrangolare a uso di fontana.Personaggi: Ganimede.
notizie storico-criticheTutte le fonti ricordano la notevole bellezza dell'opera. La recentissima attribuzione a Battista Lorenzi si deve a Keutner e Del Bravo, presentata nell'apposita mostra del 1982. Convincente sul piano stilistico, questa nuova opera assegnata allo scultore settignanese, allievo di Bandinelli, ma attento ai modi più' plastici di Vincenzo de' Rossi, ripropone un 'elegante fissità" antichizzante dei volti e la pacata raffinatezza delle superfici riscontrabili nel bellissimo gruppo di 'Alfeo e Aretusa'ora al Metropolitan Museum di New York. L'attento restauro che ha dovuto affrontare il gravissimo stato di degrado del marmo, ha permesso di poter ammirare la delicata bellezza del fanciullo, oggetto dell'amore di Giove, che lo rapi' trasformandosi in aquila. Del Bravo sottolinea che in questo caso, più' che di ratto, che nella cultura fi orentina del tempo poteva leggersi in senso mistico, si tratterebbe della "volontaria entrata in un processo di elevazio ne" verso l'assoluto. Il particolare valore iconologico che fin dall'antico accompagna il tema (Panofsky), lascia supporre una committenza specifica e coltissima. Keutner ha pensat o a Isabella Medici Orsini, figlia prediletta di Cosimo I morta nel 1576, a cui il Duca offri" la villa del Poggio Imperiale nel 1565, dopo averla acquistata da Piero Salviati. Su questa ipotesi Keutner ha motivato la probabile datazione de11'opera, in origine non destinata a uso di fontana: il condotto nel becco dell'aquila fu aggiunto fra il 1775-1776, quando venne posta nel l'attuale collocazione (Galli).
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze
committenzaIsabella Medici Orsini (1665/ 1670 ca.)
bibliografiaVascellini G.( 1777)p. 8; Descrizione Palazzo( 1819)p. 61; Wiles B. H.( 1933)pp. 59, 91; Gurrieri F./ Chatfield J.( 1972)p. 47; Ganimede Battista( 1982)pp. 7-53; Caneva C.( 1982)p. 36 n. 13; Vasari G.( 1878-1885)v. VII p. 538; Borghini R.( 1584)pp. 598-59
definizionefontana monumentale
denominazioneFontana di Ganimede
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoPiazza Pitti 1
ente schedatoreL. 41/1986
ente competenteS417
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Frulli C.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Gavioli V. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Gavioli V. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1989
anno modifica2006
latitudine43.765656
longitudine11.249350

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