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Opera d'arte fregio a Modena

L'opera d'arte fregio - codice 08 00436495 si trova nel comune di Modena, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, statale, Palazzo Coccapani, viale Vittorio Emanuele, 95, Galleria Estense, depositi, prima sala dipinti, contro al murodepositi
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bene culturaledipinto
soggettofregio
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00436495
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, MO, Modenaviale Vittorio Emanuele, 95
contenitorepalazzo, statale, Palazzo Coccapani, viale Vittorio Emanuele, 95, Galleria Estense, depositi, prima sala dipinti, contro al murodepositi
datazionesecc. XV/ XVI fine/inizio; 1490 - 1510 [analisi stilistica]
ambito culturaleambito lombardo(analisi stilistica)
materia tecnicaintonaco/ pittura a tempera
misurealt. 129.2, largh. 362.5,
condizione giuridicaproprietà Stato, Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle provincie di Modena e Reggio Emilia
dati analiticiFregio con figure femminili con cesti di frutta, guerrieri, tra girali.Decorazioni.
notizie storico-criticheL'affresco fa parte di un fregio coerente assiene ad altri simili, rinvenuto in un ambiente di una antica chiesa di campagna in località Castelluccio nel comune di Montale Rangone alla metà degli anni Sessanta. Gravemente danneggiati dall'umidità furono sottoposti a restauro e quindi esposti a cura di G. Quintavalle, nel 1967. I frammenti di fregio furono in parte donati nel 1966 alla Galleria Estense dall'Opera Famigliare Studenti ed accettati formalmente dallo Stato (tranne uno che rimase all'Opera) con lettera ministeriale del 30 novembre di quell'anno. In occasione dell'esposizione del 1967 la Quintavalle aveva attribuito l'esecuzione dell'intero ciclio ad un pittore lombardo di cultura bramantesca vicino a Cesare Cesariano, attivo in Emilia tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento. Se è lecito individuare alcuni confronti con la cultura bramantesca coeva (e in particolare con che che nei primissimi anni del XVI secolo si andava realizzando a Reggio Emilia, come i fregi esterni a grottesche della cattedrale attribuiti a Cesariano), altrettanto interessante può essere il confronto con un affresco staccato ora custodito nella cappella dei santi Pietro e Paolo martiri nella chiesa di San Pietro a Modena. L'affresco è stato attribuito al pittore Giovanni Antonio Scacceri, allievo di Francesco Bianchi Ferrari.
bibliografiaGhiraldi G.( 1990)pp. 43-44; Riccomini E.( 1962)p. 64; Dugoni M.( 2006)p. 91
definizionedipinto
regioneEmilia Romagna
provinciaModena
comuneModena
indirizzoviale Vittorio Emanuele, 95
ente schedatoreS28
ente competenteS28
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Bigi A.; Funzionario responsabile: Giordani N.
anno creazione2008
latitudine44.650801
longitudine10.930868

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