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Opera d'arte figura femminile seduta di D'Ancona Vito (1825/ 1884), a Pesaro

L'opera d'arte figura femminile seduta di D'Ancona Vito (1825/ 1884), - codice 11 00206155 di D'Ancona Vito (1825/ 1884), si trova nel comune di Pesaro nella provincia di Pesaro Urbino sita in palazzo, Palazzo Mazzolari Mosca, via Gioacchino Rossini, 37, Musei Civici, depositi
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettofigura femminile seduta
tipo schedaOA_3.00
codice univoco11 00206155
localizzazioneItalia, Marche, PU, Pesarovia Gioacchino Rossini, 37
contenitorepalazzo, Palazzo Mazzolari Mosca, via Gioacchino Rossini, 37, Musei Civici, depositi
datazionesec. XIX ; 1867 (ca.) - 1875 (ca.) [analisi stilistica]
autoreD'Ancona Vito (1825/ 1884),
materia tecnicatavola/ pittura a olio
misurealt. 32.5, largh. 23,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Pesaro
dati analiticiNR (recupero pregresso)Figure: figura femminile seduta. Abbigliamento: contemporaneo: nastro che lega i capelli. Mobilia: panca. Oggetti: tavolozza; pennello.
notizie storico-criticheLa scheda dei Musei Civici a cura di Cinelli e Vossilla attribuisce il dipinto, inedito, ad ambito di Vito d'Ancona, collocandolo in un periodo compreso tra il 1870 e il 1880. II dipinto è completamente svincolato dal disegno, costruito per giustapposizione di macchie cromatiche rese a tocchi veloci, fluidi e spessi, potendosi altresì ascrivere, in tal senso, alla fase più avanzata della produzione del D'Ancona, risalente al soggiorno parigino tra il 1865 e il 1875, quando il pittore si dedicò a scene d'interni eseguite con delicata attenzione per gli effetti luminosi ("Al pianoforte", 1873, Montecatini, collezione privata; "La finestra sul pomaio, 1873", Firenze, collezione privata). Volendo sostenere l'attribuzione Galluppi, si deve ipotizzare l'ssegnazione del dipinto a tale periodo, risultando esso assimilabile alla "Signora con ombrellino" della Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma (nonostante la paternità D'Ancona sia stata messa in discussione) o alla "Donna seduta che legge un libro", oggi a The Israel Museum, Jerusalem, per l'atmosfera assorta e concentrata e per il carattere compendiario della rappresentazione. D'Ancona fu uno dei promotori della nuova sintassi visiva della "macchia" cui approdò dopo gli esordi di pittura di gusto accademico e classicista. Così a Venezia, dove si recò con Federigo Zandomenighi nel 1856, contribuì a quella accelerazione verso il nuovo corso della pittura naturalista , nonostante ancora nel 1864 vi eseguisse un luminoso "Esilio di Giano della Bella" (Venezia, Palazzo Treves) per i baroni Treves, opera rispondente al più schietto gusto romantico della pittura di storia, dalla composizione teatralizzante ed enfatica. Intorno al 1862 lo sappiamo frequentatore della cerchia macchiaiola e del Caffè Michelangelo a Firenze, con cui, d'altra parte, la città lagunare, dopo l'annessione al Regno d'Italia (1866), intensificò i rapporti artistici, proprio quando il Caffè Michelangelo chiudeva i battenti, decretando la dispersione del gruppo macchiaiolo.
altre attribuzioniD'Ancona Vito/ ambito
bibliografiaVitelli M.A.( 1994)pp. 25-43; Ciseri I.( 1996)pp. 28-29; 58-59; 68-69
definizionedipinto
regioneMarche
provinciaPesaro Urbino
comunePesaro
indirizzovia Gioacchino Rossini, 37
ente schedatoreR11
ente competenteS70
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Franchini C.; Funzionario responsabile: Costanzi C.; Trascrizione per informatizzazione: Franchini C. (2003); Aggiornamento-revisione: Eusebi C. (2003), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Piccoli T. (2006), Refere
anno creazione2003
anno modifica2003; 2006
latitudine43.910847
longitudine12.913901

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