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Opera d'arte Farfalle e fiori a Milano

L'opera d'arte Farfalle e fiori - codice 03 01978143 si trova nel comune di Milano, capoluogo dell'omonima provincia sita in capannone, deposito, Acciaierie Ansaldo (ex), Via Savona, 39, Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco, Padiglione 17 A
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bene culturaleportaspade
soggettoFarfalle e fiori
tipo schedaOA_3.00
codice univoco03 01978143
localizzazioneItalia, Lombardia, MI, MilanoVia Savona, 39
contenitorecapannone, deposito, Acciaierie Ansaldo (ex), Via Savona, 39, Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco, Padiglione 17 A
datazionesec. XIX seconda metà; 1850 (ca) - 1899 (ante) [analisi stilistica]
ambito culturalemanifattura giapponese, esecutore(analisi stilistica)
materia tecnicalegno/ laccatura in orolegno/ laccatura
misurecm
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Milano
dati analiticiPortaspade in legno intagliato e laccato a tre posti; in basso è dotato di una cassettiera con tre cassetti e un'antina che copre altri due cassetti. Ornato con farfalle applicate in oro, argento e fiori.Animali: farfalle. Fiori.
notizie storico-criticheIl portaspade giapponese (katanakake) consiste solitamente di tre parti (base, due supporti e un braccio che collega questi ultimi) che si possono facilmente smontare. Questa tipologia di oggetto venne in auge nel periodo Momoyama (1573-1615): nelle residenze di Toyotomi Hideyoshi (1536-1598) furono ritrovati molti portaspade simili che si possono forse considerare i più antichi, decorati prevalentemente con la tecnica della lacca nota come Kodaiji. La loro forma può forse derivare da quella degli appendiabiti in legno laccato (iko o eko), famosi anche perché raffigurati su quel genere di dipinti noto come Tagasode ("Di chi sono quelle maniche?"), il quale consiste proprio in una serie di abiti posati su quel tipo di rastrelliera. Gli esemplari di portaspade più antichi erano di dimensioni maggiori rispetto ai successivi, potendo sorreggere da tre a cinque spade: questa caratteristica dipende sostanzialmente dall'evoluzione del tipo di spada prediletto dai samurai, che venne man mano a diventare di minori dimensioni rispetto al passato.||Questo esemplare è una variante abbastanza inusuale della forma del portaspade, soprattutto per la presenza della cassettiera. Essa potrebbe indicare l'assolvimento di funzione prettamente ornamentale, così che possiamo supporre una sua datazione in epoca Meiji (1868-1912), periodo in cui il governo aveva proibito ai samurai di portare armi da taglio tradizionali in luoghi pubblici: la spada e il suo supporto erano quindi destinati ad occupare un posto negli ambienti di rappresentanza delle residenze, non nella camera da letto dove originariamente erano sistemati, a memoria di un tempo e di usanze ormai passate.
definizioneportaspade
regioneLombardia
provinciaMilano
comuneMilano
indirizzoVia Savona, 39
ente schedatoreR03
ente competenteS27
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Morena F.; Funzionario responsabile: Orsini C.; Trascrizione per informatizzazione: Morena F. (2009)
anno creazione2009
latitudine45.453739
longitudine9.162587

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