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Opera d'arte Fama (?) di Tempesta Antonio (1555/ 1630), a Firenze

L'opera d'arte Fama (?) di Tempesta Antonio (1555/ 1630), - codice 09 00281686 - 2 di Tempesta Antonio (1555/ 1630), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Palazzo degli Uffizi, Complesso vasariano, piazzale degli Uffizi, Galleria degli Uffizi, corridoio di levante, quinta campata, soffitto
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettoFama (?)
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00281686 - 2
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenzepiazzale degli Uffizi
contenitorepalazzo, Palazzo degli Uffizi, Complesso vasariano, piazzale degli Uffizi, Galleria degli Uffizi, corridoio di levante, quinta campata, soffitto
datazionesec. XVI ; 1581 - 1581 [documentazione]
autoreTempesta Antonio (1555/ 1630),
materia tecnicaintonaco/ pittura a tempera/ pittura a fresco
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Personificazioni: Fama (?). Abbigliamento: all'antica. Oggetti: corona granducale.
notizie storico-criticheLa decorazione della Galleria degli Uffizi, tutta sul tema delle grottesche, fu portata a termine in un lungo arco di tempo. Voluta da Francesco I de' Medici per ospitare la ricca e varia collezione granducale, la Galleria venne decorata a partire dal 1581, come risulta dalla data dipinta in una delle campate strette. Tale data é confermata nei "Ricordi" di Alessandro Allori, dove sono anche citati i nomi dei frescanti che parteciparono all'opera: Allessandro Pieroni, Giovanni Balducci detto il Cosci, Ludovico Cigoli appenna ventiduenne, Gabriello Caccini garzone del Butteri, Cecchino Mati e Pierino del Meglio scolari dell'Allori. Alcuni di questi pittori avevano già lavorato per il granduca una decina di anni prima nello Studiolo di Palazzo Vecchio. Nella lista non compare invece il nome di Bernardino Poccetti al quale, dopo l'accenno del Baldinucci, veniva tradizionalmente riferita la decorazione del primo corridoio e dalle salette dell'Armeria. Difficile, comunque, é individuare le singole mani nell'intreccio di decorazioni giocosamente scandito da imprese medicee e da riferimenti araldici. La critica più recente individua nelle prime quattordici campate l'intervento unitario di Antonio Tempesta. Succeduto nel 1576 allo Stradano come principale cartonista dell'Arazzeria medicea, Allessandro Allori forní i disegni per le diverse serie di arazzi granducali. I soggetti sono vari e prevedono scene di caccia, temi mitoligici ed allegorici su un complesso sfondo a grottesche. É possibile tracciare un parallelo stilistico e iconografico fra questi cartoni e la decorazione ad affresco dei soffitti della Galleria degli Uffizi di poco successiva.
committenzaFrancesco I granduca di Toscana (1581)
bibliografiaPelli Bencivenni G.( 1779)v. I, pp. 96-99; Baldinucci F.( 1845-1847)v. III, pp. 135, 147; Uffizi catalogo( 1980)p. 1120, pp. 1117-1118; Uffizi quattro( 1983)p. 478; Mannini M. P.( 1984)pp. 71-86; Morel P.( 1997)pp. 63-73; Acidini Luchinat C.( 1999)p. 16
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzopiazzale degli Uffizi
ente schedatoreL. 41/1986
ente competenteS417
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Corti C.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: Romagnoli G./ Rousseau B. (2002), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1989
anno modifica2002; 2006
latitudine43.768826
longitudine11.255744

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