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Opera d'arte episodi della Genesi e storie della vita di san Pietro di Fini Tommaso detto Masolino da Panicale (1383/ 1440), Cassai Tommaso di Ser Giovanni detto Masaccio (1401/ 1428 ca.), Lippi Filippino (1457 ca./ 1504), a Firenze

L'opera d'arte episodi della Genesi e storie della vita di san Pietro di Fini Tommaso detto Masolino da Panicale (1383/ 1440), Cassai Tommaso di Ser Giovanni detto Masaccio (1401/ 1428 ca.), Lippi Filippino (1457 ca./ 1504), - codice 09 00281111 - 0 di Fini Tommaso detto Masolino da Panicale (1383/ 1440), Cassai Tommaso di Ser Giovanni detto Masaccio (1401/ 1428 ca.), Lippi Filippino (1457 ca./ 1504), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in chiesa, conventuale carmelitana, Chiesa di S. Maria del Carmine, chiesa e convento di S. Maria del Carmine, piazza del Carmine, transetto destro, cappella della testata (Brancacci)
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bene culturaledipinto, ciclo
soggettoepisodi della Genesi e storie della vita di san Pietro
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00281111 - 0
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenzepiazza del Carmine
contenitorechiesa, conventuale carmelitana, Chiesa di S. Maria del Carmine, chiesa e convento di S. Maria del Carmine, piazza del Carmine, transetto destro, cappella della testata (Brancacci)
datazionesec. XV ; 1423 (ca.) - 1428 (ca.) [bibliografia]; sec. XV ; 1484 (ca.) - 1488 (ca.) [bibliografia]
autoreFini Tommaso detto Masolino da Panicale (1383/ 1440), Cassai Tommaso di Ser Giovanni detto Masaccio (1401/ 1428 ca.), Lippi Filippino (1457 ca./ 1504),
materia tecnicaintonaco/ pittura a fresco
condizione giuridicaproprietà Stato, possesso perpetuo Comune di Firenze
dati analiticiCiclo di affreschi.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheSi ritiene generalmente che la decorazione della cappella abbia avuto inizio dopo il ritorno di Felice Brancacci dalla sua ambasceria al Cairo il 15 febbraio 1423. In un documento del 1425 (cfr. Procacci 1953) viene fatto menzione di un lavoro eseguito da Masolino per la compagnia di Sant'Agnese esistente appunto al Carmine. I lavori furono interrotti entro il 1428 e ripresi e conclusi intorno al 1485 da Filippo Lippi. Dopo un restauro alla cappella nel 1670-1674 e una pulitura dei dipinti nel 1734, nel 1746-1748 gli affreschi della volta e delle lunette andarono perduti in un rifacimento generale. I dipinti subirono poi danni soprattutto affumicamento, per il grande incendio della chiesa nel 1771. Nel 1780 i Brancacci, ormai trasferiti in Francia, rinunciarono al patronato che fu acquistato dai Riccardi i quali riaprirono nel 1782 la cappella restaurata. Del 1904 è una spolveratura dovuta a F. Fiscali. Attualmente è in corso un importante restauro di tutti gli affreschi. Per quanto riguarda la cronologia e l'esatta attribuzione delle varie scene, sensibili disaccordi si sono avuti tra i vari studiosi (per una scena precisa della questione vedi Boskovits). Il restauro ancora in corso ha portato però Ornella Casazza e Umberto Baldini a concludere che Masolino e Masaccio abbiano lavorato contemporaneamente dividendosi equamente le varie scene fin dall'inizio dei lavori. Così cominciando dalle scene ancora esistenti i due avrebbero così proceduto: sul ponte di destra a Masolino si deve la `Storia di Tabita' la `Guarigione dello storpio' e il `Peccato originale' e a Masaccio il `Battesimo dei neofiti'. Sul ponte di sinistra invece a Masaccio la `Cacciata' e il `Tributo' e a Masolino la `Predica del Battista'. Continuando il metodo dell'alternanza sui ponti per le scene oggi scomparse avremo: Masolino con la `Chiamata' sulla lunetta sinistra e Masaccio con il `Pianto di San Pietro' sulla parete di fondo corrisponde (di questo opera come della corrispondente scena di `Pietro pastore universale' sono state ritrovate le sinopie che hanno dato un apporto fondamentale a questa ricostruzione) e ancora Masaccio con il `Naufragio' nella lunetta e Masolino con `Pietro pastore universale' sulla parete di fondo. Inoltre a Masolino sarebbe toccata la volta con gli `Evangelisti' e a Masaccio un ipotizzata `Crocifissione di San Pietro' posta sull'altare e della quale sono stati trovati due frammenti. Per il registro inferiore l'equilibrio previsto tra i due non fu però rispettato perché al momento di dipingere Masolino lasciò solo Masaccio il quale finì anch'egli poco dopo con il sospendere il lavoro per andare a Roma con Masolino appena tornato dall'Ungheria. Infine anche Boskovits, a conclusione di una lunga digressione, ipotizza, l'inizio dei lavori, con la partecipazione dei due artisti associati, alla fine del 1424. Secondo lo studioso i due avevano divisa la superficie parietale in parti uguali e procedevano con l'esecuzione pressapoco parallelamente fino a quando, per motivi a noi sconosciuti, interruppero il lavoro definitivamente entro la tarda estate del 1425.
committenzaBrancacci Felice (1382/ 1449 ante)
bibliografiaLonghi R.( 1940)pp. 145-191; Salmi M.( 1948)pp. 52-75, 88-95, 198-200; Kirchen Florenz( 1940-1954)pp. 201-209, 251-271; Procacci U.( 1953)pp. 3-55; Berti L./ Baldini U.( 1957)pp. 11, 17, 23-25, 76-78; Meller P.( 1961)pp. 186-227; Meller P.( 1961)pp. 273-3
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzopiazza del Carmine
ente schedatoreL. 41/1986
ente competenteS128
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Landi S.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: Orfanello/ Romagnoli/ Rousseau (2000), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Bellini F. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1988
anno modifica2000; 2006
latitudine43.768439
longitudine11.243872

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