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Opera d'arte Elemosina di Sant'Omobono di Zanetti Giacomo (notizie 1683-1754), a Brescia

L'opera d'arte Elemosina di Sant'Omobono di Zanetti Giacomo (notizie 1683-1754), - codice 03 00149167 di Zanetti Giacomo (notizie 1683-1754), si trova nel comune di Brescia, capoluogo dell'omonima provincia sita in chiesa, sussidiaria, Chiesa di S. Giuseppe, vicolo San Giuseppe, navata sinistra, campata prima, cappella di S. Omobono, prima a sinistra, parete di fondo
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bene culturaledipinto, opera isolata
soggettoElemosina di Sant'Omobono
tipo schedaOA_3.00
codice univoco03 00149167
localizzazioneItalia, Lombardia, BS, Bresciavicolo San Giuseppe
contenitorechiesa, sussidiaria, Chiesa di S. Giuseppe, vicolo San Giuseppe, navata sinistra, campata prima, cappella di S. Omobono, prima a sinistra, parete di fondo
datazionesec. XVIII ; 1737 - 1737 [bibliografia]
autoreZanetti Giacomo (notizie 1683-1754),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurecm., alt. 275, largh. 198,
condizione giuridicaproprietà Stato, Chiesa di San Giuseppe
dati analiticiNR (recupero pregresso)Personaggi: Sant'Omobono; Madonna; Gesù Bambino. Figure: storpio; madre; bambino; angeli; mendicante. Animali: cani. Attributi: (Sant'Omobono) sacchetto con soldi per elemosina.
notizie storico-criticheIl Maccarinelli (citato in bibliografia nell'edizione di Boselli, 1959) segnala per primo il dipinto nella cappella di patronato dei sarti e lo dice eseguito nel 1737 da Giacomo Zanetti. Tale indicazione di datazione e attribuzione è accolta dalla letteratura artistica successiva. Passamani (1981, p. 99) che studia il dipinto dopo il restauro che ha eliminato "la pellicola di sudiciume" e "le vernici alterate" mette in evidnza la componente veneta, esemplata su ricordi ricceschi e piazzetteschi interpretati in modo superficiale e con "una vena quotidiana" nelle figure dei poveri. Anche la Prestini (1989, p. 139) condivide tale lettura e sottolinea il tono quasi di denuncia sociale del pauperismo dell'epoca, inoltra pubblia un documento relativo al Paratico dei Sarti che testimonia la cura dell'altare e degli arredi da parte del Paratico stesso, che viene a confermare l'ipotesi di un coinvolgimento del Paratico anche per la commissione del dipinto in esame. In orgine nella cappella si venerava S. Omobono, raffigurato in dipinto che L'Averoldo assegna al Mantegna (G.A. Averoldo, 1700, p. 44, ripreso in Prestini, a978, p. 119), tuttavia l'erezione della cappella risale al 1530 quando Faustino Benedussi la ottenne in patronato dai padri francescano e la intitolò a San Francesco 8v. Prestini, a978, p. 119, con bibliografia precedente).
committenzaParatico dei Sarti (1737)
bibliografiaCarboni G.B.( 1760)p. 22; Brognoli P.( 1826)p. 196; Fè D'ostiani L.F.( 1902)p. 314; Morassi A.( 1939)p. 358; Dorosini A.( 1961)p. 83; Prestini R.( 1978)p. 119; Prestini R.( 1983)p. 47; Anelli L.( 1981)p. 98; Prestini R.( 1989)p. 139
definizionedipinto
regioneLombardia
provinciaBrescia
comuneBrescia
indirizzovicolo San Giuseppe
ente schedatoreS23
ente competenteS23
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Arisi Rota A.P.; Funzionario responsabile: Gnaccolini L.P.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Arisi Rota A. P. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Arisi Rota A. P. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso)
anno creazione2001
anno modifica2006
latitudine45.540438
longitudine10.220543

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