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Opera d'arte Diana ed Endimione a Pesaro

L'opera d'arte Diana ed Endimione - codice 11 00205401 si trova nel comune di Pesaro nella provincia di Pesaro Urbino sita in palazzo, di giustizia, Palazzo Ducale, p.zza del Popolo, Musei Civici, sala da pranzo (saloni)
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bene culturaledipinto
soggettoDiana ed Endimione
tipo schedaOA_3.00
codice univoco11 00205401
localizzazioneItalia, Marche, PU, Pesarop.zza del Popolo
contenitorepalazzo, di giustizia, Palazzo Ducale, p.zza del Popolo, Musei Civici, sala da pranzo (saloni)
datazionesec. XVII seconda metà; 1650 - 1699 [bibliografia]
ambito culturaleambito emiliano(bibliografia)
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 40, largh. 56,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Pesaro
dati analiticiNR (recupero pregresso)Divinità: Diana; Endimione. Attributi: (Diana) mezza luna sul capo; faretra. Attributi: (Endimione) cane dormiente. Abbigliamento: veste; copricapo. Piante: alberi. Vegetali.
notizie storico-criticheIl piccolo dipinto, inserito in una semplice cornice lignea, rappresenta la dea Diana che cinge in un abbraccio Endimione, il giovane di straordinaria bellezza da lei amato ritratto immerso nel sonno in compagnia di un cane anch'esso addormentato. Il giovane pastore al quale Giove ha assicurato la giovinezza infinita facendolo cadere in un sonno eterno, fonte di ispirazione per molti poeti e artisti come simbolo di bellezza, viene visitato ogni notte dalla dea che in tale iconografia ha il ruolo per lei inconsueto dell'amante, seppur casta: infatti all'origine questo mito era riferito alla dea Luna, o Selene, più incline alle vicende amorose, con la quale Diana venne in seguito identificata. La cifra stilistica espressa ha condotto la critica a considerare il dipinto frutto di ambito seicentesco emiliano (Morselli R., 1993). Relativamente all'acquisizione del pezzo da parte dei Musei Civici di Pesaro si è scelto di indicare genericamente come terminus post quem l'anno di morte della marchesa Vittoria Toschi Mosca (1885), anche se si segnala che fin dal 1877 l'illustre cittadina stilò un testamento in cui lasciava alla città il Palazzo Mazzolari da lei acquistato per collocarvi la propria collezione artistica con l'obbligo espresso di stabilirvi subito un pubblico museo rivolto alla studiosa gioventù (Barletta C.-Marchetti A., 1994)
altra localizzazioneluogo di provenienza: Marche, PU, Pesaro; luogo di deposito: Marche, PU, Pesaro
bibliografiaMorselli R.( 1993)cat. n. 165
definizionedipinto
regioneMarche
provinciaPesaro Urbino
comunePesaro
indirizzop.zza del Popolo
ente schedatoreS70
ente competenteS70
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Vanni L.; Funzionario responsabile: Costanzi C.; Aggiornamento-revisione: Eusebi C. (2003), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Vitali R. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2003
anno modifica2003; 2006
latitudine43.909921
longitudine12.912702

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