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Opera d'arte crocifissione di Sant'Andrea di Lippi Lorenzo (1606/ 1665), a Firenze

L'opera d'arte crocifissione di Sant'Andrea di Lippi Lorenzo (1606/ 1665), - codice 09 00070848 di Lippi Lorenzo (1606/ 1665), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in chiesa, conventuale agostiniana, Chiesa di S. Agata, Chiesa e Monastero di S. Agata ora Ospedale Militare, via San Gallo, interno, altare a sinistra dell'altare maggiore
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bene culturaledipinto
soggettocrocifissione di Sant'Andrea
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00070848
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenzevia San Gallo
contenitorechiesa, conventuale agostiniana, Chiesa di S. Agata, Chiesa e Monastero di S. Agata ora Ospedale Militare, via San Gallo, interno, altare a sinistra dell'altare maggiore
datazionesec. XVII ; 1639 - 1639 [data]
autoreLippi Lorenzo (1606/ 1665),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 195, largh. 270,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero della Difesa - Ospedale militare di S.Agata
dati analiticiNR (recupero pregresso)Soggetti sacri. Personaggi: Sant'Andrea Apostolo. Attributi: (Sant'Andrea Apostolo) croce decussata. Figure maschili: carnefici; soldati; astanti. Animali: cavallo. Oggetti: corda; scala; vessillo. Architetture: edificio merlato. Abbigliamento: abbigliamento contemporaneo.
notizie storico-criticheS. Andrea è raffigurato in ginocchio a sinistra di chi guarda. In primo piano a destra, è raffigurato un soldato seduto. Eseguita per la chiesa di San Frediano, da dove fu trasferita in S. Pietro in Monticelli, questa tela fu vista dal Moreni nel 1793, prima che il quadro giungesse, all'inizio dell'Ottocento, sull'altare maggiore di S. Agata, in sostituzione della tavola dell'Allori. Assegnato a Domenico Passignano sin dal suo arrivo nella nostra chiesa, mantenne questa attribuzione fino al Marangoni nel 1915 e al Paatz nel 1940. A togliere questo dipinto dal catalogo delle opere del Passignano e ad attribuirlo a Lorenzo Lippi, è stata Fiorella Sricchia nel 1963, seguita da Mina Gregori nel 1965 e da Luciano Bellosi nel 1970. Dobbiamo al contributo della Sricchia se si è potuto far luce sulla parsonalità e sulle opere di questo pittore fiorentino del primo Seicento, a tutti noto più per le sue edizioni letterarie che pittoriche. Stilisticamente il dipinto poteva a ragione essere assegnato al Passignano, tanto era vicino nei suoi particolari a opere di questo pittore, se non fosse stata scoperta la firma del Lippi. In confronto però alle opere del Passignano, del Cigoli e di Matteo Rosselli, la tela datata 1639 appartiene ad una cultura più completa dal momento che ritornano nel quadro citazioni di un certo naturalismo di tipo caravaggesco, come è possibile vedere nel S. Andrea, nei due carnefici che lo circondano o nel crudo verismo di certi particolari in primo piano, dove ritroviamo, specialmente nel colore delle riprese da una certa pittura guercinesca. Questo naturalismo era entrato nella cultura fiorentina per mezzo delle opere di Artemisia Gentileschi e di artisti che appartenevano a questa corrente, le cui tele venivano raccolte in questi anni nelle collezioni granducali, attraverso l'illuminato mecenatismo dei Medici (cfr. bibl.). Nel volto del personaggio, in alto a destra, è forse da ritrovare un probabile autoritratto di Lorenzo Lippi, ciò proverebbe anche l'importanza data a questo dipinto da parte del suo autore. Di questo dipinto, fra i più celebri della pittura fiorentina del primo Seicento, si ricordò anche qualche anno dopo, nel 1646, il Dolci al momento della stesura del piccolo 'Martirio di S. Andrea' della Galleria Palatina, dove ritornano evidenti le dipendenze dal nostro pittore. La tela è stata dal 1805 al 1952 ca. sopra l'altare maggiore della chiesa di S. Agata, in sostituzione della tavola di Alessandro Allori passata in quel periodo nelle collezioni granducali. Così la videro vari autori di guide fiorentine nell'Ottocento, fra i quali lo stesso Fantozzi.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di collocazione successiva: Toscana, FI, Firenze
bibliografiaKirchen Florenz( 1940-1954)pp. 282-284; De Palo R.( 1961)pp. 8-15; Arte Valdichiana( 1970)pp. 62, 63; 70 pitture( 1965)p. 50; Sricchia Santoro F.( 1963)p. 258; Enciclopedia italiana( 1949)a. v.; Lumachi F.( 1928)p. 279; Fantozzi F.( 1842)p. 442; Guida cit
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzovia San Gallo
ente schedatoreS17
ente competenteS128
autori della catalogazioneCompilatore scheda: De Juliis G.; Funzionario responsabile: Paolucci A.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Bartolucci L. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1976
anno modifica2006
latitudine43.781708
longitudine11.260096

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