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Opera d'arte crocifissione di Cristo di Neri di Bicci (1419/ 1492), a Firenze

L'opera d'arte crocifissione di Cristo di Neri di Bicci (1419/ 1492), - codice 09 00161691 - 2 di Neri di Bicci (1419/ 1492), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in chiesa, Chiesa di S. Margherita de' Cerchi, NR (recupero pregresso), abside
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, in basso al centro
soggettocrocifissione di Cristo
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00161691 - 2
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzeNR (recupero pregresso)
contenitorechiesa, Chiesa di S. Margherita de' Cerchi, NR (recupero pregresso), abside
datazionesec. XV seconda metà; 1450 - 1499 [analisi stilistica]
autoreNeri di Bicci (1419/ 1492),
materia tecnicatavola/ pittura a olio/ doratura
misurealt. 46, largh. 38,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Personaggi: Cristo; Madonna; San Giovanni Evangelista. Abbigliamento: veste; tunica; mantello; perizoma. Strumenti del martirio: croce. Simboli: teschio. Oggetti: dipinto; cornice.
notizie storico-criticheLa tavola, nel periodo in cui fu conservata nella Galleria dell'Accademia, era accompagnata da una predella con "Cristo risorto e sei santi", ora custodita all'Accademia Etrusca di Cortona. La presenza di Santa Margherita fra i santi potrebbe dare credibilità all'ipotesi che il dipinto fosse stato eseguito proprio per la chiesa di S. Margherita de' Cerchi. La tavola, di alta qualità, è considerata opera caratteristica dell'attività tarda di Neri di Bicci quando lo sviluppo dei panneggi ampi e gonfi, la tornitura morbida dei volti, il naso slargato alle narici e l'atmosfera intima e luminosa richiamano i modi di Fra Angelico, Filippo Lippi, Domenico Veneziano e Pesellino. L'attribuzione alla seconda metà del secolo XV è ipotizzabile non solo perchè non compare nelle "Ricordanze" che il pittore diligentemente compila fino al 1475 ma anche dal gusto per l'arricchimento e la varietà degli elementi decorativi tanto diversa dalle prime opere dove Neri di Bicci tratteggia figure più sommarie e dure anche nel profilo dei volti. Analogie sono invece riscontrabili con alcune opere più tarde come la "Madonna in adorazione del Bambino con San Giovanni Battista" conservato nel museo di Barcellona, la "Madonna e Santi" presso il Richartz Museum di Cologne e i "Santi Sebastiano, Bartolomeo e Nicola", datati 1478, conservati nella Pinacoteca di Volterra.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze, FIRENZE; luogo di deposito: Toscana, FI, Firenze, FIRENZE; luogo di deposito: Toscana, FI, Firenze, FIRENZE
bibliografiaPieraccini E.( 1901)p. 64; Vasari G.( 1906)p. 79; Van Marle R.( 1923-1938)p. 531; Berenson B.( 1932)p. 155; Kirchen Florenz( 1940-1954)pp. 88, 90; Stefani L.( 1979)p. 68
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreL. 41/1986
ente competenteS128
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Bracciante A. M.; Funzionario responsabile: Meloni S.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Quiriconi F. (2006); Aggiornamento-revisione: Pinelli M. (1987), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Quiriconi F.
anno creazione1981
anno modifica1987; 2006
latitudine43.779926
longitudine11.245030

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