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Opera d'arte crocifissione con angeli che raccolgono il sangue di Cristo di Barbatelli Bernardino detto Bernardino Poccetti (1548/ 1612), a Calci

L'opera d'arte crocifissione con angeli che raccolgono il sangue di Cristo di Barbatelli Bernardino detto Bernardino Poccetti (1548/ 1612), - codice 09 00056408 di Barbatelli Bernardino detto Bernardino Poccetti (1548/ 1612), si trova nel comune di Calci nella provincia di Pisa sita in monastero, certosino, Certosa Monumentale, NR (recupero pregresso), Museo Nazionale della Certosa di Calci, Cappella del Crocifisso
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bene culturaledipinto
soggettocrocifissione con angeli che raccolgono il sangue di Cristo
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00056408
localizzazioneItalia, Toscana, PI, CalciNR (recupero pregresso)
contenitoremonastero, certosino, Certosa Monumentale, NR (recupero pregresso), Museo Nazionale della Certosa di Calci, Cappella del Crocifisso
datazionesec. XVII inizio; 1600 - 1610 [NR (recupero pregresso)]
autoreBarbatelli Bernardino detto Bernardino Poccetti (1548/ 1612),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 270, largh. 173,
condizione giuridicaproprietà Stato, NR (recupero pregresso)
dati analiticiCristo Crocifisso fiancheggiato da due angeli che raccolgono il sangue delle mani di lui. Ai piedi della croce, in primo piano, Maria e altra figura in veglia. Colori abrasi; fondo scuro, carni del Cristo rosa biancastre, perizoma incrociato bianco. Maria; velo rosa e bianco, manto blu e veste rosso-scura. Altra figura; manto azzurro sfumato, veste rosa scuro, velo giallo.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheLibro di ricordi, 1670 circa, un monaco annotando le opere d'arte del convento, menziona alcuni dipinti del Poccetti, tra cui il Ss.mo Crocifisso. Il libro di entrata e uscita della cassa comune K-L, parladi grandi manomissioni del dipinto usando il termine "rimodernatura". P. Titti, La guida per il passeggere, menziona e descrive il dipinto attribuendolo al Poccetti e denunciandone i ritocchi in qualche luogo. A. Manghi, La Certosa di Pisa, descrive e attribuisce il dipinto al Poccetti, sostenendo che mancano documenti di riferimento circa la presenza del Poccetti in Certosa. Sostiene inoltre che le visite dell'artista nel monastero fossero per amicizia con i certosini e in quelle occasioni dipinse le opere a lui attribuite. Parlando dell'opera diceva che era stata ridipinta per intero e ricorda che fu restaurata dal Prof. Luperini in occasione di altri restauri per l'incendio del sec. XIX.
bibliografiaManghi A.( 1911)pp. 95, 97, 185, 240, 270; Titi P.( 1751)p. 304
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaPisa
comuneCalci
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreS39
ente competenteS39
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Lolli Redini G.; Funzionario responsabile: Caleca A.; Trascrizione per informatizzazione: Selis M. (2007); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Selis M. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1977
anno modifica2007
latitudine42.205924
longitudine12.423642

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