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Opera d'arte Cristo pellegrino incontra Cleofe e un condiscepolo di Della Porta Bartolomeo detto Fra Bartolomeo (1472/ 1517), a Firenze

L'opera d'arte Cristo pellegrino incontra Cleofe e un condiscepolo di Della Porta Bartolomeo detto Fra Bartolomeo (1472/ 1517), - codice 09 00291877 di Della Porta Bartolomeo detto Fra Bartolomeo (1472/ 1517), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in convento, domenicano, Convento di S. Marco, Chiesa e convento di S. Marco, P.zza S. Marco, 3, Museo di S. Marco, piano primo, terzo corridoio, oratorio del Savonarola, parete sinistra
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bene culturaledipinto
soggettoCristo pellegrino incontra Cleofe e un condiscepolo
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00291877
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzeP.zza S. Marco, 3
contenitoreconvento, domenicano, Convento di S. Marco, Chiesa e convento di S. Marco, P.zza S. Marco, 3, Museo di S. Marco, piano primo, terzo corridoio, oratorio del Savonarola, parete sinistra
datazionesec. XVI primo quarto; 1506 (ca) - 1506 (ca) [bibliografia]
autoreDella Porta Bartolomeo detto Fra Bartolomeo (1472/ 1517),
materia tecnicaintonaco/ pittura a fresco
misurecm, alt. 113.5, largh. 126,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Soggetti sacri. Personaggi: Cristo; Cleofe. Figure: condiscepolo. Abbigliamento: all'antica. Oggetti: bastone.
notizie storico-criticheSecondo il Vasari in questo affresco Fra' Bartolomeo ritrasse "fra Niccolo' della Magna", da identificare a parere di Milanesi e Marchese, con Niccolo' Scomberg arcivescovo di Capri e poi cardinale (m. 1537). L'identificazione della figura di profilo con fra' Niccolo' che successe a Sante Pagnini nel priorato del convento di S. Marco nel 1506 e parti' per Roma nell'anno successivo, permise la datazione dell'opera da parte di Marchese. Questo studioso propose di riconoscere nell'altro discepolo un ritratto del Pagnini e vi ravviso' echi della pittura leonardesca. Lo Knapp (1903) suggerisce invece la derivazione di questo affresco da quello dell'Angelico nel cortile del convento di S. Marco, ipotesi convincente accolta anche dal Venturi. La notizia sulla collocazione originale dell'affresco ce la fornisce il Vasari e sappiamo che si conservava ancora nello stesso luogo all'epoca dell'edizione del Milanesi. Sembra falsa la notizia fornita da Knapp e da von der Gabelentz sulla provenienza dell'opera da Pian di Mugnone, forse dovuta ad una errata interpretazione delle parole del Vasari.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze
committenzaOrdine domenicano (1506 ca.)
bibliografiaVasari G.( 1878-1885)v. IV, p. 197, n. 2; Marchese V.( 1878-1879)v. II, pp. 47-48; Knapp F.( 1903)pp. 67, 256; Von Der Gabelentz H.( 1922)v. I, p. 143; v. II, n. 627; Venturi A.( 1901-1940)v. IX, parte I, pp. 264-266, 347; Berenson B.( 1932)p. 48; Sinibal
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoP.zza S. Marco, 3
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Goldenberg L.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: L. 41/1986/ Goldenberg L. (1987); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Querci R. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1987
anno modifica2006
latitudine43.778115
longitudine11.258818

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